Corriere dello Sport – “Quando ci si nega al telefono…”
2023-11-01 14:15:16 In tema di news di calciomercato tiene banco in queste ore quanto riporta il Corriere:
MILANO – “Sono mancate educazione e rispetto. Quando ci si nega al telefono…”. Così il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, in una intervista a ‘Radio Tv Serie A’ ha parlato della trattativa sfumata in estate per il ritorno in nerazzurro di Romelu Lukaku, finito poi alla Roma di Mourinho che lo ha preso in prestito dal Chelsea.
Ausilio su Lukaku
“Lukaku? È stato parte del passato – ha detto Ausilio a tre giorni dal successo dell’Inter sulla Roma a San Siro –. Abbiamo vinto insieme uno scudetto meraviglioso, è stato una plusvalenza meravigliosa e anche un paio di finali perse. Come è andata la telefonata con lui? Preferisco non parlarne ma dico solo che ci deve essere sempre educazione e rispetto. E sono mancate educazione e rispetto”. E ancora: “Sai quante trattative non vanno in porto? Ma se c’è rispetto non c’è problema. Quando invece ci si nasconde e ci si nega al telefono, allora lì pensi che sia il momento di voltare pagina. È chiusa dall’8 luglio, ricordo perfettamente la data. La telefonata con lui è stata breve – ha aggiunto il ds nerazzurro – e decisa dopo vari tentativi di chiamarlo nei giorni prima”.
Ausilio su Thuram
Poi Ausilio ha spiegato poi un retroscena sull’arrivo di Thuram, decisivo contro la Roma a San Siro: “Subito dopo la cessione di Lukaku al Chelsea, presi Dzeko subito a zero e avevo scelto Thuram – racconta –. Faceva l’esterno, non sapeva neanche lui di poter essere una punta centrale. Ma lui era il mio prescelto e tutto stava andando bene con Mino Raiola, avevamo definito tutto. E invece si fece male al ginocchio la sera dell’accordo e abbiamo dovuto cambiare obiettivo. Ma gli incontri col papà sono rimasti e Lillian mi ricorda sempre che fui io il primo a vederlo punta centrale. Non lo dimenticarono e il vantaggio ce lo siamo preso”.
Ausilio e il colpo Lautaro
Spazio anche alla trattativa con cui portò Lautaro Martinez all’Inter nel 2018: “Ci sono stati tanti acquisti importanti e con storie particolari. L’arrivo di Lautaro è stato molto particolare: era quasi fatta per far sì che diventasse un giocatore dell’Atletico Madrid, ma io partii comunque con l’obiettivo di portarlo a Milano. Furono giorni di fuoco. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra: mi aiutarono anche Zanetti e Milito. Alla fine tornai a ‘casa’ con il giocatore, e questo valse tanto. Fu una delle trattative più complicate. Ogni trattativa ha delle insidie, e quando si concretizza è un successo. Parlando di mercato, voglio citare Pierluigi Casiraghi. Lui penso sia stato uno dei talent scout più forte di sempre e che mi ha insegnato molto”.
Ausilio su Simone Inzaghi
Il direttore sportivo nerazzurro ha parlato anche del tecnico Simone Inzaghi: “È umile, geniale e pigro. Ha delle convinzioni, non lo sposti neanche con le cannonate. Fa calcio di qualità e fa star bene tutti, la squadra sta bene con lui”, ha detto rivelando poi che “non è mai stato vicino all’esonero. Non è nelle corde di Steven Zhang e non è nelle corde di Marotta. Credo che Marotta, in carriera, non abbia mai esonerato un allenatore a stagione in corso. Sapevamo che, pungolando la squadra, si poteva venirne fuori. E abbiamo fatto 2 mesi finali pazzeschi, veramente pazzeschi”. Chiusura sul futuro dell’Inter: “Il sogno? Arrivare alla seconda stella. L’importante è lottare fino alla fine. Se poi ci saranno altri più bravi, stringeremo loro la mano”.
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