Calciomercato.com – Il Como non transige, ma il valzer delle panchine coinvolge anche Fabregas: perché sarebbe perfetto per l’Inter | Primapagina
2025-05-28 18:00:00 Continuano i commenti sui social network a seguito dell’ultima notizia riportata da CM.com:
AFP via Getty Images
Quale sarà il futuro di Cesc Fabregas? E’ un po’ il quesito principale che, partendo dai tifosi e arrivando sino alla famiglia Hartono, si sta ponendo l’ambiente in quel di Como. Una domanda sulla quale si pongono molti interrogativi, visto che buona parte delle panchine in Serie A sembra destinata a cambiare faccia in vista della stagione che verrà. Nulla è certo nel mondo del mercato e nemmeno i tecnici che apparivano essere solidi alla guida dei propri club – per caratteristiche, volontà e aspettative – sono sicuri di essere alla guida di quella determinata società nell’annata a venire. Ma, dunque, torniamo alla domanda di cui sopra e proviamo ad analizzare la situazione attuale.
LA POSIZIONE DEL COMO – La stagione del Como non può che definirsi ottima, con un crescendo finale che ha permesso ai lombardi di chiudere nella parte sinistra della classifica. Un risultato straordinario per una formazione neopromossa. Merito anche dell’ideologia e della filosofia calcistica di Fabregas che ha trovato nei propri uomini pane per i propri denti. E così la proprietà in riva al lago aveva deciso di trovare subito un accordo per far sì che l’ex giocatore dell’Arsenal restasse sulla panchina del Como. Una stretta di mano arrivata anche per far fronte alle sirene del Bayer Leverkusen, che era pronto ad affidare il progetto tecnico a Fabregas per il post Xabi Alonso.
I VARI NO – Volontà della proprietà comasca che era stata ribadita anche da alcuni secchi no, in merito agli interessi che filtravano sull’allenatore spagnolo. Il Milan lo aveva messo nel mirino già negli scorsi mesi, la Roma aveva sondato un contatto diretto per provare a strappare l’ok dei lombardi a trattare l’arrivo dell’iberico nel post Ranieri e, come detto, il Bayer Leverkusen era convinto di aver trovato il profilo giusto dal quale ripartire. Un muro eretto dalla dirigenza in blu che non trovava alcun spiraglio di margine per alcuna società.
MA L’INTER… – Tuttavia, visti i vari avvicendamenti previsti sulle panchine di A (Palladino si sarebbe dimesso dalla Fiorentina, Baroni è in bilico alla Lazio, Vanoli non proseguirà a Torino così come Gasperini a Bergamo, il Milan è alla ricerca del nome giusto per la prossima stagione, mentre a Napoli si sta decidendo il futuro di Conte con la Juventus alla finestra), il contesto nel quale muoversi potrebbe cambiare da un momento dall’altro. L’Atalanta sembra pensare a Raffaele Palladino, ma il nome di Fabregas rimane senz’altro appetibile. Saranno volontà e ambizione a decidere, specialmente se alla porta dovesse bussare l’Inter. Lo sappiamo che, qualsiasi sia il risultato della finale di Champions League, il destino di Simone Inzaghi – su cui pende l’offerta dell’Al Hilal – sulla panchina del club di Viale della Liberazione sarà un tema di discussione. Dal fischio finale in poi, si deciderà insieme il futuro di entrambe le parti. Ma nel caso in cui ci fosse una separazione, ecco che il profilo di Fabregas calzerebbe a pennello. Lo spagnolo, con la Roma che ha virato con decisione su Gasperini, potrebbe essere un’idea affascinante. Sa lavorare con i giovani e sa valorizzarli: elementi che si sposano bene con un management statunitense come quello di Oaktree. Normale che ci siano delle riflessioni, dei momenti d’attesa: il valzer delle panchine è appena cominciato e Fabregas può tranquillamente rientrarne a pieno titolo.
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