Tuttosport – il dettaglio di Tudor e la mano tesa
2025-09-18 08:37:00 Lettori di JustCalcio.com, vi riportiamo in versione integrale l’ultima notizia di calciomercato di TS:
Che Dusan Vlahovic potesse fare la differenza, in fondo, lo si era visto dagli occhi, dallo sguardo con il quale aveva fatto il suo ingresso in campo. Affamato. Affilato. Attento al dettaglio richiesto da Tudor, a non perdere la testa in un momento generale di follia. Il più lucido nell’andare dentro, il più protettivo verso chi si sentiva legittimamente spaesato dal colpo da ko – o quasi – inferto dal Borussia Dortmund alla Juventus. Sembrava persa, la Signora. E invece si è ritrovata, tornando a fare i passi giusti verso una direzione a tratti completamente inattesa, quella della rimonta. Ecco, se per la seconda volta di fila l’euforia ha più presa dei rimpianti, tra i ringraziamenti sparsi ce n’è uno che ha più urgenza degli altri.
Vlahovic, c’è ancora storia
Ha un nome, ed è quello di Dusan. Dusan che segna il gol in grado di accorciare il distacco. Dusan che inventa quel lob perfetto per il tuffo (pure nella storia) di Lloyd Kelly. Quattro pari: a rileggerlo, il rumore dello Stadium è un’eco dirompente. Così com’è profondo, forte, significativo quello prodotto dall’attaccante serbo, sul quale si è detto così tanto da farlo sembrare tutto. E invece tutto non era. c’è ancora qualcosa da raccontare, un segmento di storia da fare, un tragitto da disegnare. Se andrà come sembra, saranno gli ultimi mesi di Vlahovic alla Juventus: la trattativa per il rinnovo si è in fondo arenata mesi fa, quando dal suo entourage non è mai arrivata l’apertura a una proposta al ribasso da parte dei bianconeri, e nemmeno questi ultimi han fatto di tutto per cercare un compromesso.
Lo scontro Juve
Il muro contro muro ha prodotto quel che costantemente produce, ossia uno scontro. Interno, senza screzi particolari, però con delle crepe evidenti, e delle ripercussioni su prestazioni, partite, scelte forti. A volte parse fortissime. Come l’intenzione, poi riuscita, della dirigenza di munirsi di un nuovo titolare sull’ultimo quarto di campo: in un batter d’occhio e un altro di cassa, a Torino è arrivato David e il cerchio delle opportunità di DV9 si è immediatamente stretto. Fino all’ultimo è stato vivo il tentativo di riportare alla Continassa Kolo Muani, sostituito nella curva decisiva da Lois Openda.
