Tuttosport – “Quando Motta mi disse ‘È il tuo momento’, poi il fischio dell’arbitro e il pianto a dirotto”
2025-09-19 09:46:00 Flash news da Tuttosport:
C’è anche un po’ di Italia nell’Udinese per definizione multietnica: Nicolò Bertola, arrivato da svincolato dopo gli anni allo Spezia e già nel giro dell’Under 21 azzurra. Un tipo che presto potrebbe far comodo pure a Rino Gattuso, ma per i grandi.
Udine nel destino
Nicolò, che effetto fa guardare la classifica? «Bellissimo: vederci là in alto, anche se è una sorpresa per tutti, ci rende assolutamente orgogliosi».
Udine nel destino: lì hai debuttato in A con lo Spezia. «Impossibile scordarmi quel giorno perché oltre al mio esordio, abbiamo festeggiato la salvezza. Prima di entrare Thiago Motta mi ha detto giusto due parole, «divertiti, è il tuo momento» e mi ha piazzato a centrocampo, davanti alla difesa negli ultimi venti minuti. Quando l’arbitro ha fischiato, sono scoppiato a piangere».
In tribuna c’era qualcuno della tua famiglia? «Purtroppo no, perché non se l’aspettava nessuno che avrei giocato una partita decisiva, essendo aggregato dalla Primavera».
Da Motta al salto di categoria
Com’è Motta visto da vicino? «Per me è stato un grande allenatore ma anche una persona molto importante: lui è uno che ti dice sempre le cose in faccia. Con me è sempre stato chiaro, mi ha aiutato e non mi ha mai ignorato, anche se ero solo un ragazzo aggregato in prima squadra».
Hai iniziato in mezzo al campo. «Sì, nelle giovanili, davanti alla difesa: proprio dove mi ha messo lui».
Dov’è che ci si diverte di più? «Più avanti sei, meglio è: se giochi in difesa devi essere molto responsabile».
Qual è la differenza più grande con la B? «Nell’intensità: in Serie A devi ragionare molto velocemente, mentre la B è molto più fisica. In più, ovviamente c’è molta più qualità».
