Juventus, senti Pasqualin: "Meglio fare in fretta per il rinnovo di Yildiz, la trattativa per quello di Del Piero durò quasi 4 anni"
2025-10-10 10:38:00 Fermi tutti!
Claudio Pasqualin dice la sua sul futuro di Kenan Yildiz, trequartista turco classe 2005, sotto contratto con la Juventus fino a giugno 2029 con un ingaggio da 1,5 milioni di euro netti all’anno. Nella prima squadra bianconera soltanto tre calciatori prendono meno soldi di lui: il difensore colombiano Cabal, il centrocampista italiano Miretti e il terzo portiere Pinsoglio.
LE PAROLE
Il presidente di AvvocatiCalcio, e soprattutto storico agente di Alessandro Del Piero, ha dichiarato in un’intervista a Tuttosport: “Quello di Alex Del Piero resta inimitabile come rinnovo per importanza, cifre raggiunte all’epoca e durata della trattativa. Oggi però il prolungamento di Kenan Yildiz rappresenta uno step davvero importante per l’attuale Juventus e quindi va raggiunto un accordo in fretta, onde evitare pericolosi inserimenti della big di Premier League“.
“Sono storie molto diverse: qui i dialoghi vanno avanti da meno di dodici mesi; mentre le nostre negoziazioni durarono quasi quattro anni dall’avvio dei contatti all’intesa definitiva raggiunta dopo il terribile infortunio subito da Alex a Udine nel novembre del 1998. Tra l’altro con noi all’epoca la Juve tirò troppo per le lunghe la questione, continuando stagione dopo stagione a rinviare la chiusura dell’accordo. Tanto che alla fine arrivammo sotto scadenza e a quel punto erano ormai con le spalle al muro. Adesso gli scenari sono un po’ diversi. In questo caso Yildiz ha ancora tre anni e mezzo di contratto e quindi si può ragionare con meno assilli e giocando d’anticipo per blindare il ragazzo. Ovviamente senza tirare troppo la questione per le lunghe, visto che leggo e sento di tanti interessamenti dai top club stranieri. Il consiglio che posso dare è di risolvere in fretta la vicenda”.
“Del Piero divenne il primo calciatore con un ingaggio in doppia cifra (10 miliardi di lire all’anno)? Il dottor Umberto Agnelli, infatti, ogni volta che lo incontravamo ci diceva che Alex aveva preso troppi soldi (ride, ndr). In realtà a livello di ingaggio fummo anche in parte agevolati dal fatto che fossimo arrivati vicini alla scadenza e mezza Europa volesse Del Piero, al di là del valore straordinario del campione. C’era un interesse del Barcellona, che poi ripiegò su Rivaldo. Pure il Manchester United lo voleva: Sir Alex Ferguson ammirava molto Del Piero, ma per amor di verità va detto che Alex non ha mai avuto dubbi: nella sua testa c’era solo la Juve e voleva restare a tutti i costi in bianconero. Pertanto il nostro lavoro è sempre stato finalizzato al raggiungimento di un accordo per prolungare il contratto e così i dialoghi con gli altri top club non entrarono mai davvero nel vivo”.
“È vero che nel 1994 Moggi aveva venduto Del Piero al Parma? Assolutamente sì. Confermo in pieno la notizia. All’epoca noi rappresentavamo anche Dino Baggio, che la Juve aveva ceduto al Parma. Moggi e Pastorello all’interno dell’operazione avevano deciso di inserire pure Alex. Le trattativa era sostanzialmente chiusa e mancava solo la firma di Alessandro. Tuttavia sia io sia Andrea D’Amico non eravamo convinti di questa operazione e così durante il Mondiale negli Stati Uniti ci opponemmo al trasferimento, lasciando Del Piero a Torino. Col senno del poi si può dire che senza il nostro intervento e il metterci di traverso la fantastica e leggendaria storia di Del Piero con la Juve non sarebbe mai nata”.
