Alejandro Rego, il sogno biancorosso che nasce a Lezama

Alejandro Rego è l’ultimo ad arrivare in uno spogliatoio speciale, quello dell’Athletic Club. Uno spogliatoio tradizionalmente chiamato famiglia, visto che tutti i calciatori sono formati o nati in territorio basco, rende la convivenza e la il sentimento di appartenenza è più grande che negli altri spogliatoi.

Il centrocampista Arrivò a Lezama quando aveva 14 anni. e ora a 22 anni vive un sogno, quello di vestire la maglia biancorossa in prima squadra sia in campionato che nella massima competizione per club al mondo, la UEFA Champions League. “Fin da giovane, entrare qui a 14 anni fino ad oggi, per me è incredibile. È una sensazione che mai avrei immaginato e me la sto godendo al massimo, perché questo è un sogno che voglio continuare a farlo per molto tempo”, confessa Rego sorridendo.

Rego ha potuto vedere fin dal primo momento quelle peculiarità che ha lo spogliatoio biancorosso e sottolinea la vicinanza con cui lo hanno accolto. “Qui ti trattano come uno in più dal primo giorno. Vederli vincere tutto e poi essere al loro fianco nello spogliatoio… è qualcosa di incredibile. Sia dentro che fuori dal campo rendono tutto molto più semplice”, aggiunge il nativo di Bilbao.

Rego, da sempre tifoso del club, lo riconosce Se non fossi in campo, sarei in tribuna.: “Sicuramente sarei andato al Dortmund o in qualsiasi partita europea. Ero già a Siviglia a tifare come tutti gli altri, e sarei andato sicuramente in Champions League”.

Ma senza dubbio uno dei momenti più speciali della sua giovane carriera Era il suo gol a San Mamés. Lo ricorda con emozione: “È stato un momento incredibile. Segnare un gol a San Mamés è bello, ma farlo in quel momento della partita lo rendeva ancora più speciale. All’inizio non sapevo cosa fare, perché la palla impiegava molto tempo ad entrare… e proprio sopra di me c’era la mia aita. Mi sono ricordato prima di lui, ho festeggiato guardandolo e poi con tutti i tifosi. “È stato un momento che ricorderò per tutta la vita.”.

Il suo gol contro il Maiorca è servito a regalare i tre punti contro il Maiorca e a porre fine alla serie negativa che i biancorossi stavano attraversandoquindi era più importante se possibile. Finora la sua partecipazione alle macchinazioni di Valverde si era limitata ai minuti finali delle partite, ma sua buoni minuti contro il Maiorca Sommati alla partita completa di Dortmund, possono aiutarli a vincere in una squadra in cui il guardaroba sarà fondamentale, in una stagione con quattro competizioni.