Tuttosport – “Mi fa male, mi mangio tutti. Como come le zanzare”. E risponde a Capello…
2025-12-05 17:55:00 Fioccano commenti e discussioni a causa dell’ultima news di TS:
Alla vigilia di una delle sfide più affascinanti e impegnative della stagione, Cesc Fabregas si è presentato davanti ai microfoni con lo stesso mix di lucidità, ambizione e realismo che sta cercando di trasmettere al suo Como. Domani a San Siro li attende l’Inter: un esame di maturità contro una delle squadre più solide e rodate d’Europa. Il tecnico spagnolo non ha cercato scorciatoie né nella lettura del divario né nel rivendicare il percorso della sua squadra, rispondendo punto su punto alle domande e mantenendo sempre un filo conduttore chiaro: rispetto massimo per i nerazzurri, ma nessuna rinuncia alla propria identità.
Inter-Como, conferenza Fabregas
“Non siamo noi la squadra che mette paura all’Inter. Hanno giocato tantissime partite, due finali di Champions League… quindi noi giocheremo la nostra gara, giocheremo le nostre carte e proveremo a vincere. Non vedo un’altra strada, con la consapevolezza però che affronteremo una squadra top, molto forte. Gap ridotto? Poco. Capisco la domanda, ma manteniamo umiltà, piedi per terra. Siamo giovani, dobbiamo imparare ancora tante cose. L’80% della squadra che giocherà domani contro di noi, lo fa da 11 anni, noi no. Però i ragazzi hanno un’attitudine importante, domani per noi è una partita importante, per vedere dove siamo in questo momento” – ha spiegato Fabregas.
Il no all’Inter e la permanenza al Como
Non è mancato un riferimento al suo mancato approdo all’Inter in estate, tema che Fabregas ha chiuso quasi con un velo di emozione: “Non parlerò di questo, non mi interessa ora. Mi fa male questa domanda, per l’emozione. Io sono al Como, mi mangio tutto e tutti per il Como. Andremo a vincere la partita, per fare una grande prestazione e continuare a crescere e niente di più. Io non sono quello: ‘È successo questo, ora sono più debole’. No, io faccio il lavoro che faccio. L’Inter ha una grandissima squadra e un grandissimo allenatore, con dirigenti pure. Vado tantissimo a San Siro a vedere l’Inter in Champions, perché loro sono la squadra più forte. Qua non c’è vergogna per questo. Io ammiravo l’Inter di Inzaghi, chiudevano gli occhi e tutti sapevano dove si trovavano. Non c’è vergogna nel dire che li analizziamo, ma noi vogliamo fare la migliore partita del mondo. Vogliamo fare una partitona”.
