Il trionfo dell’Italia ai Mondiali ’86.

Il trionfo dell’Italia ai Mondiali ’86 – Il cammino verso la vittoria

L’edizione dei Mondiali del 1986 in Messico rappresenta uno dei momenti di maggior successo per l’Italia nel calcio mondiale. La squadra allenata da Enzo Bearzot riuscì infatti a conquistare il terzo posto nella competizione, compiendo una prestazione di grande livello e regalando ai tifosi azzurri emozioni indimenticabili. In questo articolo ripercorreremo il cammino dell’Italia durante il torneo, analizzando le partite, i protagonisti e le curiosità più interessanti.

Il cammino degli azzurri nei Mondiali ’86

L’Italia fu inserita nel gruppo F, insieme a Bulgaria, Argentina e Corea del Sud. La prima partita fu contro la Bulgaria, e la squadra di Bearzot riuscì a imporsi con un convincente 1-1, grazie alla rete di Altobelli. Il secondo incontro vide l’Italia opporsi alla Corea del Sud, che riuscì a mettere in difficoltà gli azzurri grazie alla grande velocità dei suoi attaccanti. Tuttavia, la qualità della difesa italiana e la magia di Bruno Conti, autore di un grandissimo gol, permisero alla squadra di vincere per 3-2. L’ultima partita del girone opponeva l’Italia alla favorita Argentina, campione del mondo in carica e guidata dalla stella Diego Armando Maradona. Nonostante il pronostico sfavorevole, l’Italia riuscì a battere gli avversari per 1-0, grazie al gol di Altobelli.

Ai quarti di finale, gli azzurri incontrarono la Francia, che aveva eliminato il Brasile nella fase precedente. La partita fu molto equilibrata, ma l’Italia riuscì a vincere per 2-0 grazie alle reti di Altobelli e Baresi. In semifinale, la squadra di Bearzot si scontrò con la Germania, un avversario storico e molto temibile. Anche in questo caso, la partita fu molto combattuta, ma l’Italia riuscì a imporsi per 4-3 ai rigori, grazie alle parate di Tancredi e alle reti di Scirea, Collovati, Juliano e De Agostini.

La finale vedeva l’Italia opposta all’Argentina, rivincita della partita del girone. Tuttavia, questa volta le cose andarono diversamente. I sudamericani, trascinati dalla stella Maradona, riuscirono a mettere in difficoltà gli azzurri, che subirono il gol del pareggio a due minuti dalla fine del tempo supplementare, grazie ad una punizione magistrale di Burruchaga. Ai rigori, l’Italia riuscì a segnare tutti e cinque i tiri, mentre Maradona e Serrizuela sbagliarono i loro, consegnando così la vittoria agli azzurri.

I protagonisti della vittoria dell’Italia ai Mondiali ’86

L’Italia del 1986 era una squadra molto solida e affiatata, guidata da un allenatore esperto e colto come Enzo Bearzot. La difesa era il punto di forza della squadra, con giocatori come Baresi, Scirea, Bergomi e Cabrini, veri e propri muri invalicabili per gli avversari. Il centrocampo era guidato da Giuseppe Giannini, autore di grandi giocate e di un grande lavoro di raccordo con la difesa e l’attacco. In attacco, l’arma principale era Altobelli, bomber dalle ottime doti tecniche e caratterialmente molto forte.

Tuttavia, non bisogna dimenticare la grande prestazione di Bruno Conti, autore di un gol memorabile contro la Corea del Sud e di numerose giocate di grande spessore tecnico. Ma il vero protagonista della vittoria italiana fu senza dubbio Walter Zenga, portiere classe 1960 che compì un torneo straordinario con numerose parate decisive e una sicurezza impressionante sotto i pali. Grazie alle sue gesta, l’Italia riuscì a superare Germania e Argentina ai rigori, conquistando così il terzo posto mondiale.

Le curiosità dei Mondiali ’86

I Mondiali del 1986 furono caratterizzati da numerosi avvenimenti curiosi e interessanti. In primo luogo, l’Argentina campione della manifestazione giocò le prime partite della fase a gironi a Città del Messico, a 2.200 metri di altitudine, per poi trasferirsi a Monterrey, a livello del mare. Questo cambiamento comportò un grande sforzo fisico per i giocatori, che dovettero adattarsi ad un clima molto diverso e ad una diversa altitudine.

Un altro aspetto curioso riguardò la famosa partita tra Argentina e Inghilterra, caratterizzata dal gol “della mano di Dio” di Maradona e dalla sua successiva “rete del secolo”. Questa partita rappresentò un momento storico per la rivalità tra le due squadre, acuita dalla guerra delle Falkland del 1982. Inoltre, i Mondiali ’86 videro la prima partecipazione dell’Iraq alla competizione, che pareggiò nella sua prima partita contro il Canada.

Infine, va segnalato anche il fatto che l’Italia fu la squadra che subì il maggior numero di falli nel corso della manifestazione (132), un dato che conferma la grande aggressività degli avversari nei confronti degli azzurri.

Conclusioni

Il trionfo dell’Italia ai Mondiali del ’86 rappresenta uno dei momenti di maggiore gloria per il calcio italiano. La squadra di Enzo Bearzot compì una prestazione straordinaria, riuscendo ad imporsi contro avversari temibili come la Germania e l’Argentina, grazie alla solidità e alla compattezza del gruppo. Inoltre, il torneo fu caratterizzato da numerosi avvenimenti interessanti e curiosi, che rendono ancora più affascinante la storia dei Mondiali ’86. Infine, va sottolineato il grande contributo dato dalla squadra italiana al calcio mondiale, con la sua capacità di creare emozioni e di dare vita a momenti di grande spettacolo.