Intermania: Pio Esposito esempio per Aleks Stankovic, già 33 milioni di euro dal Mondiale per Club | Primapagina

2025-06-26 11:30:00 Avrebbe del clamoroso, e quindi prendiamo con le pinze l’ultima notizia di Calciomercato.com:
Redazione Calciomercato
Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. L’Inter batte 2-0 gli argentini del River Plate in quella che finora è la più bella partita al Mondiale per Club, vincendo il proprio girone e qualificandosi agli ottavi di finale contro i brasiliani del Fluminense. L’appuntamento è fissato a lunedì 30 giugno con calcio d’inizio alle ore 21 italiane (le 15 locali) a Charlotte.
Dopo il pareggio per 1-1 con i messicani del Monterrey e prima del successo in rimonta per 2-1 sui giapponesi dell’Urawa Red Diamonds, l’ex nerazzurro Hernanes aveva consigliato Chivu: “Dovrebbe far leggere ai suoi calciatori il libro di Sun Tzu, L’arte della guerra, perché il calcio è anche combattimento“.
Detto, fatto. Capitan Lautaro e compagni sfoderano una prestazione di carattere, lottando su ogni pallone contro degli avversari che non tirano mai indietro la gamba, anzi… In campo volano botte da orbi, l’arbitro uzbeko Tantashev lascia giocare finché può e fa bene perché con questa “garra” ne guadagna lo spettacolo.
Alla fine i falli fischiati sono 38: 20 commessi dal River Plate e 18 dall’Inter; con 20 tackles a 17 per i nerazzurri e duelli in perfetta parità (120-120); 4 cartellini gialli per l’Inter (Bastoni, Carlos Augusto, Sebastiano Esposito e Dumfries), 2 rossi (Martinez Quarta al 65′ e Montiel al 95′) e altri due gialli (Lanzini e Diaz) per gli argentini.
Se la cava il più nervoso di tutti, Acuna, che a fine gara rincorre Dumfries, “scappato” saggiamente nel tunnel verso gli spogliatoi. Al triplice fischio dell’arbitro Chivu corre incontro ai calciatori in campo per evitare il rischio di scontri. Lo stesso allenatore romeno pensa già alla prossima sfida col Fluminense: “Ci aspetta un’altra battaglia”.
Nel frattempo Pio Esposito avrà compiuto 20 anni (sabato). Il regalo se l’è fatto da solo in anticipo, segnando alla sua ultima partita da teenager e all’esordio da titolare con la maglia dell’Inter. Con cui aveva debuttato in prima squadra entrando dalla panchina contro l’Urawa Red Diamonds, servendo l’assist per il goal-vittoria di Valentin Carboni.
Soltanto l’inglese del Borussia Dortmund, Jobe Bellingham è più giovane (per 3 mesi) di Pio Esposito tra i calciatori in grado di segnare almeno un goal e di servire almeno un assist in questo Mondiale per Club.
Una competizione che ha già fatto incassare all’Inter 33 milioni di euro così suddivisi: 21,6 milioni per la partecipazione; 6,9 milioni per la qualificazione agli ottavi di finale; 900mila euro per il pareggio e 1,8 milioni per ognuna delle due gare vinte.
Tornando a Pio Esposito (nominato man of the match), i dirigenti nerazzurri saranno chiamati a prendere una decisione sul suo futuro: meglio prestarlo a una squadra di Serie A o tenerlo in rosa?
Intanto il centravanti classe 2005 si sta giocando al meglio le proprie carte e ovviamente sarebbe anche disposto a rimanere, a patto di non fare la quinta o sesta punta. Tradotto: va bene se arriva solo Bonny dal Parma, ma il discorso cambierebbe se l’Inter prendesse pure Hojlund dal Manchester United.
Il regolamento della nuova competizione Fifa consente alle squadre partecipanti di aggiungere 2 nuovi calciatori in lista tra il 27 giugno e il 3 luglio 2025. Motivo per cui Bonny potrebbe anche raggiungere l’Inter negli Stati Uniti, mentre la trattativa per Hojlund avrebbe comunque tempi più lunghi.
L’impatto di Pio Esposito può essere d’esempio per altri giovani talenti: a questo punto perché non convocare Aleksander Stankovic? L’Inter ha appena perso suo fratello maggiore Filip (portiere classe 2002 riscattato a titolo definitivo dal Venezia retrocesso in Serie B per un paio di milioni di euro oltre al 50% sulla futura rivendita), ma ha contro-riscattato il centrocampista serbo classe 2005 dal Lucerna. Dove ha giocato in prestito nell’ultima stagione, segnando 3 goal e servendo 2 assist in 38 presenze nel campionato svizzero. Valutato una decina di milioni di euro, sulle sue tracce ci sono Bruges, Stoccarda e Wolfsburg.
Intanto, per il resto del Mondiale per Club, Chivu perde per infortunio 4 pedine dello scacchiere nerazzurro: Pavard, Bisseck, Calhanoglu e Zielinski. I due difensori e i due centrocampisti lasciano il ritiro negli Stati Uniti e vanno in vacanza a riposarsi in vista della prossima stagione. Mercato permettendo, visto che Bisseck è in vendita (l’Inter chiede 40 milioni di euro) e il Galatasaray vuole portare Calhanoglu in Turchia.
Asllani lo sta sostituendo più che degnamente. Positivo anche l’ingresso dalla panchina di Sucic, autore dell’assist per il goal di Pio Esposito e di un altro passaggio invitante, sprecato da Mkhitaryan.
Poco male, anche perché nel recupero Bastoni segna il 2-0 coronando un’ottima prova in marcatura sul talento argentino Mastantuono (classe 2007). Il quale a fine gara scambia con Lautaro la sua ultima maglia del River Plate, infatti il suo futuro è al Real Madrid, che lo ha già acquistato per 45 milioni di euro più un’altra quindicina di milioni in tasse e commissioni.