9 dei migliori giocatori a non aver mai vinto una cap: Arteta, Di Canio, Bruce

9 dei migliori giocatori a non aver mai vinto una cap: Arteta, Di Canio, Bruce

Notizia fresca giunta in redazione:

Gli ex eroi di Arsenal, Manchester United e Chelsea sono tra alcuni dei migliori giocatori a non aver mai vinto una presenza in nazionale per il loro paese.

Rappresentare il proprio paese vuole essere l’apice del gioco, una ricompensa per anni di duro lavoro che ha visto i giocatori raggiungere la vetta.

Ma per alcuni giocatori quel momento non arriva mai, nemmeno per quelli che hanno vinto la Coppa dei Campioni.

Mikel Artetta

Il fatto che Arteta sia stato immediatamente aggiunto allo staff tecnico di Pep Guardiola al momento del ritiro e che sia stato scelto prima di candidati molto più esperti per diventare allenatore dell’Arsenal nel 2019 la dice lunga su quanto Arteta sia considerato.

La dice lunga anche sulla quantità di centrocampisti di talento ridicolo che la Spagna ha avuto a disposizione che Arteta non ha mai dato un’occhiata.

Almeno lo sta distruggendo in questo momento in panchina.

Paolo Di Canio

Probabilmente c’erano due cose che non aiutavano le prospettive dell’Italia di Di Canio: A) la ricchezza di talenti offensivi disponibili all’epoca; B) il, ehm, sai… essere un po’ una roba da b*star.

Tuttavia, non puoi dubitare del notevole talento dell’attaccante.

LEGGI: ​​Una celebrazione di Paolo Di Canio e del suo secondo miglior gol al West Ham

Steve Bruce

Oltre 400 presenze con il Manchester United. Tre scudetti. Tre FA Cup. Una Coppa delle Coppe. Una Supercoppa Europea. Tre romanzi. Una presenza con l’Inghilterra B. Zero presenze con l’Inghilterra.

Quei tre romanzi però…

John McGovern

Il calcio scozzese era sicuramente molto più forte negli anni ’70 e ’80, ma sembra inconcepibile che un giocatore che ha capitanato il Nottingham Forest per vittorie consecutive in Coppa dei Campioni non sia apparso per il suo paese.

È tutto lo sconosciuto dato a McGovern, cresciuto ad Hartlepool dopo essersi trasferito da Montrose all’età di sette anni, è stato inserito nella Scottish Football Hall of Fame nel 2018.

Carlo Cudicini

Uno dei tanti eccellenti portieri italiani che hanno avuto la sfortuna di dover competere con Gianluigi Buffon a livello internazionale.

Cudicini era considerato uno dei migliori stopper della Premier League durante il suo periodo come numero 1 del Chelsea nei primi anni 2000, eppure ha ottenuto solo una convocazione solitaria, ovvero tante volte quante Joe Lewis è stato convocato nella squadra inglese .

Stefano Klos

Come l’Italia, anche la Germania è rinomata per la ricchezza del suo talento da portiere, e la sfortuna di Klos ne è un ottimo esempio.

Trascorrendo otto anni al Borussia Dortmund e ai Rangers, Klos ha vinto 13 trofei importanti, tra cui la Champions League del 1997, ma ha dovuto accontentarsi di due presenze con l’Under 23 a causa della presenza di Oliver Kahn e Andreas Kopke.

Destriero Malbranque

Malbranque è diventato uno dei favoriti in Premier League durante gli incantesimi con Fulham, Tottenham e Sunderland – persino Tony Blair lo adorava.

Il centrocampista ha ottenuto due convocazioni nella nazionale francese a otto anni di distanza ma non è riuscito a scendere in campo, mentre ha anche esplorato la possibilità di rappresentare il Belgio.

Steed Malbranque del Fulham festeggia il primo gol contro il Manchester City in Premier League.  Strada del Maine, gennaio 2003.

LEGGI: ​​Un’ode a Steed Malbranque, il calciatore preferito di Tony Blair

Mario di Castro

Forse il più grande calciatore di cui non hai mai sentito parlare. De Castro ha giocato a calcio professionistico per soli cinque anni, segnando 195 gol in 100 presenze con l’Atletico Mineiro.

L’attaccante è stato convocato una volta in Brasile, ma ha rifiutato l’opportunità in quanto sarebbe stato il difensore di Carvalho Leite del Botafogo.

De Castro si ritirò nel 1931 all’età di 26 anni dopo aver vinto il Campeonato Mineiro. Il suo bottino di quattro gol nel secondo tempo contro il Villa Nova ha completato una straordinaria rimonta dal 3-0 in meno, ma un tifoso avversario è stato ucciso dopo essere stato colpito da un regista dell’Atletico, provocando il ritiro dell’attaccante.

Dario Hubner

Il padre di Hubner era tedesco, ma l’attaccante ha sempre voluto rappresentare l’Italia, essendo nato e cresciuto nel Paese.

Nonostante abbia segnato oltre 250 gol in campionato, le domande sul suo ritmo di lavoro e il suo atteggiamento, oltre alla concorrenza di artisti del calibro di Alessandro Del Piero, Francesco Totti e Christian Vieri, gli hanno impedito di giocare per gli Azzurri.

Il record di Hubner come giocatore più anziano a finire come capocannoniere della Serie A è stato battuto solo nel 2015.


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