Tuttosport – Sinner-Cahill, pace fatta a Parigi e torna Vagnozzi a Torino. Gli Australian Open, poi il futuro
2025-11-03 11:41:00 Flash news da TS:
Jannik Sinner ha fatto pari e patta con Parigi grazie alla vittoria nel Masters 1000 trasferito dalla storica Bercy a Nanterre, nel capiente ed ospitale palazzetto della Defense Area. Lo scorso 8 giugno il nostro aveva dato vita sul Centrale del Roland Garros a una delle finali più lunghe e spettacolari nella storia dello Slam parigino, dopo aver toccato quasi con l’intera mano e non con il “semplice” dito la grande vittoria, finita al termine invece nelle mani di Carlos Alcaraz. Ieri ha in qualche modo cancellato quell’amarezza e ringraziato il pubblico parigino: “Grazie per essere venuti e aver riempito il palazzetto per l’intera settimana creando un’atmosfera speciale. Un grazie anche agli organizzatori che ci hanno messo nelle migliori condizioni per esprimerci. Siamo stati accolti benissimo e abbiamo trovato un ambiente ideale in questo impianto della Defense Area. Un caloroso grazie anche ai raccattapalle e ovviamente agli sponsor senza i quali tutto ciò non sarebbe possibile”. A consegnare l’ambito trofeo a Jannik Sinner, che non lo aveva mai vinto in carriera, il presidente della federtennis francese Gilles Moretton e soprattutto un vero e proprio mito delle folle d’oltralpe, Yannick Noah, ultimo francese a vincere il Roland Garros nell’ormai lontano 1983. “E’ un onore – ha sottolineato Jannik Sinner in premiazione – ricevere il premio da un personaggio come te, con accanto il presidente Moretton, che sta facendo molto per il tennis francese”.
L’australiano presente nel primo Slam 2026, poi si vedrà
Applausi della folla per i riconoscimenti al “valore” fatti dall’azzurro che ha vinto anche sotto gli occhi di un’altra grande racchetta di Francia, il mancino dall’immenso talento non sempre sfruttato ma spettacolare in ogni sua giocata, Henri Leconte. Detto dei “cugini”, spesso poco amati sul terreno sportivo e non solo, Jannik ha riservato al termine della prova vincente un grande abbraccio al suo team, capeggiato a Parigi da Darren Cahill, che in settimana era stato anche ripreso per non essersi alzato dopo un break da lui operato, con tanto di scuse giunte subito dopo il match. Cahill seguirà Sinner a Torino, dove si ricongiungerà con il gruppo Simone Vagnozzi, che si è preso alcuni giorni di meritato riposo. L’australiano sarà presente anche nel primo Slam del 2026, proprio nella sua terra, a Melbourne, poi si vedranno gli sviluppi del rapporto che non è detto non prosegua. Almeno questa sarebbe la volontà dell’azzurro. “Grazie al mio team mi state spingendo al limite – ha detto Sinner in premiazione -. Cerchiamo sempre di fare progressi, sono contento di condividere tutto questo con voi”. Poi ha ricevuto il particolare trofeo, l’albero che ricorda il tabellone di ogni specifica edizione disegnato dall’italiano Lucio Fanti, dalle mani del già citato Yannick Noah. Se i grandi del mondo a volte faticano a rendersi i giusti onori quando meritati, dal nostro campione è arrivato un bel segnale di distensione che non può che far bene a tutti. Sul volto di Sinner il sorriso dei giorni più belli, di ottimo auspicio anche per Torino.
