Anastasio a CM: “Lavezzi come Caparezza e quella serata di Ancelotti da fotografo. La sigaretta di Sarri…” | Serie A

2025-04-11 10:45:00 Lettori di JustCalcio.com, vi riportiamo in versione integrare l’ultima notizia di Calciomercato.com:
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Era il 2018 quando il rapper Anastasio rimase folgorato dalla figura di Maurizio Sarri: “Quell’anno parlavo solo di lui, ovunque e con chiunque – racconta nella nostra intervista – Ero giovane e vedevo la musica come un divertimento. Così da tifoso napoletano esaltato dalla sua figura decisi di fare quella canzone”. La vittoria a X Factor non era ancora arrivata, ma quell’anno la sua canzone dedicata all’allenatore azzurro era letteralmente esplosa sul web. A tre anni di distanza dall’ultimo progetto, oggi esce il nuovo album di Anastasio dal titolo Le Macchine Non Possono Pregare.
Che fine ha fatto quella sigaretta autografata da Sarri che ti regalò dopo che avevi fatto la canzone su di lui?
“E’ lì sulla mensola, conservata in una scatolina. Quando è andato alla Juve avevo anche pensato di fumarmela, poi ho lasciato da parte le emozioni. Era stata mia l’idea di farmela firmare, in quel momento non avevamo un foglio e così gli ho fatto autografare quella”.
Vi siete più sentiti?
“Mai. Ma anche quell’incontro è durato due minuti, è stato organizzato da un amico comune in un periodo nel quale c’era molta pressione per l’andamento in campionato”.
Nel 2018 hai partecipato alla cena di Natale del Napoli, ci racconti la cosa più strana che hai visto?
“Ancelotti che scattava foto a me e ai giocatori azzurri”.
Spiegaci?
“Io ero al tavolo con Insigne, Hysaj, Meret e Allan: una grande tavolata. Ho conosciuto tutti i giocatori presenti, con molti mi sono fatto le foto e Ancelotti era diventato il nostro fotografo di fiducia: gli davamo il telefono e lui scattava”.
Il giocatore più scatenato?
“Mertens teneva banco. Ha raccontato di quando è andato in giro di notte in motorino a Napoli senza casco”.
Di chi era il poster in camera da piccolo?
“Il Pocho Lavezzi, per molti tifosi azzurri è stato un grande amore. Avevo il suo poster accanto a quello di Caparezza”.
Chi sono i tuoi amici tra i giocatori del Napoli?
“Non ce ne ho, diciamo che ogni tanto ci mandiamo qualche messaggio con Meret; una conoscenza nata in occasione di quella cena di Natale”.
A cosa saresti disposto a rinunciare per lo scudetto?
“Non ho particolari vizi, mi piace giocare alla Play Station e andare a mangiare fuori: diciamo che tra le due rinuncerei alla Play”.
Come ti sei appassionato al Napoli? “Da piccolo non seguivo il calcio, raccontavo che tifavo Napoli perché in famiglia c’era chi lo seguiva davvero. Poi ci sono stati due eventi che mi hanno avvicinato al calcio: il Mondiale vinto nel 2006 e il ritorno del Napoli in Serie A nel 2007”.
Chi ti piace della squadra di quest’anno?
“Mi esalta McTominay”.
E di Conte cosa ne pensi?
“Quando era sulla panchina della Juventus era considerato il ‘nemico’, ma io sono sempre stato un ‘contiano‘ già prima che arrivasse al Napoli. Mi ricordo la sua Nazionale, mi fece innamorare del Conte uomo”.