Atalantamania: la gara col Genoa cambia il mercato, la situazione da Posch a Maldini | Serie A

2025-05-18 09:31:00 Tiene banco in queste ore quanto riporta CM.com:
2025-05-18 09:31:00 Tiene banco in queste ore quanto riporta CM.com:
Getty Images
Nel complesso, le seconde linee hanno portato a casa il match in un Ferraris infuocato, tra croci a led e fumogeni a croce, tutto per la Samp in C. In questo clima non hanno steccato Brescianini, Samardzic, Palestra e la nuova scoperta Sulemana. Novanta minuti che hanno scatenato riflessioni sul mercato, tra riscatti, cessioni e buchi da colmare.
I RISCATTI- Praticamente certo l’addio con Posch, che non è riuscito a riprendersi dall’infortunio, non il primo patito a Bergamo da febbraio, ed è tornato utile solo 4 volte in Serie A. Doveva essere l’acquisto di riparazione, per sopperire all’emergenza infortuni, e invece il Gasp è stato ancora costretto ad arretrare De Roon. E lui nel frattempo ha perso la Coppa col Bologna. Difficilmente sarà riscattati. Chi ha fatto cambiare completamente idea è Sulemana, due gol in meno di due partite di fila dopo solo sei presenze in tutto il campionato, sempre con una gran botta di destro che il tecnico dice di vedere spesso in allenamento. Kossounou è un bel dilemma, tra infortuni, alti e bassi di rendimento, anche perché il riscatto non è low cost ma fissato a 25 milioni di euro con il Bayer Leverkusen. Brescianini, invece, dovrebbe essere confermato per le condizioni già maturate per l’obbligo di riscatto. Le ha raggiunte anche Samardzic, ma le sue prestazioni convincono meno.
MALDINI- Un capitolo a parte merita baby Maldini che anche ieri, prima della rete effettiva, si è divorato un paio di palle gol da mettersi le mani nei capelli. Lui lo sa, e a fine gara dice: “Sicuramente posso crescere tanto, questo è l’inizio”. Gli manca l’istinto da rapace d’area che ha invece Retegui, ma anche la duttilità di De Ketelaere, che non gli permettono di essere il degno ricambio né dell’uno, né dell’altro. Il suo è un progetto a lungo termine, con contratto fino al 2029 nell’operazione da circa 13 milioni: accolto con aspettative più importanti delle risposte finora fornite. Ora resta da capire se puntare ancora su di lui, che l‘ad Percassi visionava da mesi senza nascondersi: all’ombra di Retegui può crescere ancora, ma senza l’oriundo sarebbe tutta un’altra storia.