Betis-Chelsea, le pagelle di CM: Isco eterno, Natan malissimo. Fernandez leader totale, Palmer man of the match | Primapagina

2025-05-28 23:00:00 Avrebbe del clamoroso, e quindi prendiamo con le pinze l’ultima notizia di Calciomercato.com:
Getty Images
Betis-Chelsea 1-4
BETIS
Adrian 5,5: attento in uscita e ad accorciare il campo sui lanci lunghi in ripartenza degli avversari. Rischia davvero tantissimo con un’uscita di pugno su Jackson, ma il Var non evidenzia un intervento falloso punibile con la massima punizione. Senz’altro rivedibile sui goal di Enzo Fernandez e Caicedo.
Sabaly 5,5: mantiene la posizione. Poche le sgroppate sulla fascia, vista che la maggior parte delle azioni pericolose della squadra di Pellegrini arrivano dal versante opposto. Crolla di lucidità nella seconda frazione, lisciando la sfera che permette a Sancho di chiudere la partita.
Bartra 5,5: una buona prestazione difensiva, condita anche da qualche proiezione in fase di attacco, ma macchiata dalla mancata marcatura sul vantaggio dei Blues. Non bada per il sottile con Nicolas Jackson, facendo sentire il suo fisico ogni qual volta che può. Lo perde una volta sola, ma è fondamentale.
Natan 5: sembra tutto molto semplice. Ordinato, pulito, esegue il compito con ordine, prima di perdersi completamente Nicolas Jackson lasciandosi infilare in mezzo insieme al suo compagno di reparto.
Rodriguez 6: non c’è nemmeno bisogno di fornire un’opzione a Ezzalzouli, tanto oggi è imprendibile in ogni caso. L’ex Milan e Torino è attento in copertura. (Dal 46’ Perraud 5,5: soffre maggiormente la qualità tecnica dei giocatori avversari e finisce vittima di una ripresa ad alta intensità).
Cardoso 6: prezioso in fase di non possesso, con numerosi recuperi in mezzo al campo. Anticipa spesso e volentieri le intenzioni del centrocampo dei Blues. Nel secondo tempo cala d’intensità come il resto della squadra. (Dall’85’ Lo Celso SV)
Fornals 6: preciso ogni qual volta la situazione lo richieda. Tuttavia, quando un giocatore non si vede, ma si sente, non può che essere un pregio. (Dall’85’ Altimira SV)
Antony 5,5: troppo spento, però, per creare reali pericoli alla difesa di Maresca. Macchia la sua sfida con un giallo evitabile. Nella gara più importante dell’anno, non lascia minimamente il segno.
Isco 7: dovrebbe sorprenderci ancora la qualità eterna di questo calciatore? Recupera un pallone d’oro sulla trequarti e serve un assist che è un cioccolatino da scartare. A 33 anni è semplicemente ovunque, in ogni zona del campo. Avrebbe meritato di coronare una prestazione così con un trofeo continentale.
Ezzalzouli 7: dopo la semifinale, si ripete. Un diagonale perfetto con il quale sblocca la partita più importante della storia del Betis. Semina sempre il panico sulla sua fascia di competenza. È un vero peccato vederlo terminare la sua sfida per un problema fisico. (Dal 53’ Jesus Rodriguez 5,5: giovane, frizzante, dinamico, tutti aggettivi che questa sera non lascia intravedere. Anzi, l’inesperienza gli gioca un brutto scherzo. Perde il duello con Palmer e dà il via libera al vantaggio degli uomini di Maresca).
Bakambu 6: con un tridente alle proprie spalle di tale livello e genialità è quasi impossibile emergere, ma tiene ben impegnata la retroguardia londinese, permettendo ai compagni di dialogare. (Dal 73’ Aitor Ruibal SV).
All. Pellegrini 5,5: la domanda vien da porsi. Si poteva fare davvero più di così? Il suo Betis gioca bene, ha un’identità precisa, ma soffre l’inesperienza del club a questi livelli, Probabilmente, nella ripresa, con la squadra in riserva, serviva avere più coraggio nel cambiare le carte in tavola con anticipo. Le scelte dalla panchina lo tradiscono.
CHELSEA
Jorgensen 6: non può davvero nulla sul goal degli iberici, poi si supera sulla conclusione di Bartra. Si fa trovare pronto quando è chiamato in causa, non correndo particolari rischi.
Gusto 5: quasi più un interno di centrocampo che un terzino puro di spinta, partecipa più alla manovra che alla fase offensiva. La classe di Ezzalzouli lo mette spesso in difficoltà e nei momenti di interdizione si lascia quasi sempre saltare. Chiude la sua pessima partita negli spogliatoi al 45’. (Dal 46’ James 6,5: impossibile far peggio del compagno di squadra. Entra con personalità, provando a servire qualche traversone pericoloso. La sua leadership è la chiave della rimonta Blues. Rischia di causare un rigore nel finale).
Chalobah 5,5: stringe troppo la posizione sulla rete del Betis, regalando tempo e spazio a Ezzalzouli di infilare Jorgensen.
Badiashile 6: soffre le avanzate offensive del Betis, ma tiene a bada ottimamente Bakambu. Dulcis in fundo, viene anche ammonito per proteste. (Dal 62’ Colwill 6: ripristina l’ordine in difesa, guidando il reparto con grande concentrazione).
Cucurella 6: con ogni probabilità, il migliore della retroguardia inglese. Riesce a non soffrire i pochi spunti forniti da Antony, svolgendo in maniera diligente il suo lavoro sulla fascia mancina.
Caicedo 6: perde un pallone sanguinolento in mediana, dando il via all’azione che porta al vantaggio degli spagnoli. Per sua fortuna – e del Chelsea – dimentica in fretta l’errore, salendo di livello con il passare dei minuti e chiudendo definitivamente la partita con la sassata del 4-1.
Enzo Fernandez 6,5: il capitano odierno, un altro dei leader tecnici di questa giovane, giovanissima armata Blues. Prova a scuotere i propri compagni dal torpore generale che si vive lungo tutto il corso della prima frazione. E infatti non poteva che essere lui a trovare la via del pari con un inserimento perfetto sul lob di Palmer. Leader totale.
Pedro Neto 5,5: spettatore non pagante. E per un esterno offensivo non è proprio il massimo… Un fantasma. (Dal 62’ Sancho 6,5: pochi spunti, ma buoni. Viene in mezzo al campo, tagliando con qualità e archiviando la finale con un pregevole destro a giro).
Palmer 7: l’uomo più atteso, è sua la prima vera conclusione della sfida. Qualche guizzo sulla trequarti, ma nulla che sembri possa seriamente impensierire la difesa del Betis. Poi arriva il lampo di genio, la giocata da campione. Un cross morbido, vellutato per la testa di Enzo Fernandez. Prende per mano la squadra nella ripresa e raddoppia i suoi passaggi decisivi con un assist perfetto per Jackson. (Dall’87’ Marc Guiu SV)
Madueke 5,5: non si vede e non si sente nel primo tempo. Poche sortite offensive, una prestazione non esattamente sufficiente per un talento con questo potenziale. Cresce nella ripresa, ma rimane un pesce fuor d’acqua.
Jackson 6,5: avere a che fare, questa sera, con un cliente come Bartra, era davvero da non augurare a nessuno. Lotta, battaglia, ci prova, ma i palloni che gli arrivano sono davvero troppo pochi. Nella seconda frazione, riesce a dare maggiore profondità all’attacco londinese e si fa trovare pronto per scrivere la storia del club londinese. Si divora il 3-1 che avrebbe chiuso i giochi. (Dall’80’ Dewsbury-Hall SV)
All. Maresca 6,5: alla fine ha avuto ragione lui. Soffre terribilmente la manovra dei ragazzi di Pellegrini, ma i suoi giovani terribili – e i cambi azzeccati – lo aiutano a risollevar una finale che sembrava a senso unico. Un altro italiano che scrive la storia in quel di Londra dopo i vari Vialli, Di Matteo, Sarri e Ancelotti. Nel Grande Slam del Chelsea, c’è la sua firma.
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