Calciomercato.com – Ancelotti, quel “Non so e non lo voglio sapere” che sa di addio: è la fine di un’era al Real Madrid? | Primapagina

2025-04-16 23:55:00 Riportiamo di seguito quanto pubblicato poco fa da CM.com:
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Getty Images
E’ finita un’era? Alla fine, il Real Madrid non è riuscito a ribaltare i pronostici della vigilia e il disastroso risultato ottenuto all’andata. I Blancos vengono così eliminati dalla corrente edizione della Uefa Champions League e la sensazione che filtra dagli ambienti vicini al mondo delle Merengues è che la serata odierna sia la parola fine nella storia d’amore con Carlo Ancelotti.
Il 3-0 subito all’andata dai Gunners rendeva un’impresa leggendaria la possibilità di rimontare e centrare l’ennesima semifinale di Champions League della propria storia. Ma lì, al Bernabeu, dove tutto è possibile, dove le più emozionanti e impossibili remuntade sono accadute per davvero, il tifo madridista era pronto ad assistere a un altro capitolo da aggiungere alla love story fra il Real e una competizione che numeri e storia hanno insegnato fosse casa sua.
Era difficile, forse questa volta impossibile. Ma che la partita fosse su binari complessi, lo si era capito da quei primi minuti in cui Bukayo Saka stava già seminando il panico nella retroguardia dei Blancos. Passano pochi minuti e lo stesso inglese si divora il calcio di rigore del vantaggio con uno scavetto da brividi – non in senso positivo -. Era un segnale. Courtois aveva indovinato l’angolo, i tifosi stavano trascinando la squadra e stava per arrivare un episodio che avrebbe cambiato le carte in tavola.
Rigore per il Real, Mbappé atterrato in piena area di rigore. Invece no. Controllo del VAR, l’intensità del contatto è troppo lieve e penalty annullato. E la prima frazione scorre così, senza sussulti dei quattro tenori – Vinicius Jr, Bellingham, Mbappé e Rodrygo -. Nel secondo tempo, accade l’impensabile: Saka, imbeccato splendidamente in profondità, questa volta azzecca lo scavetto. Bernabeu gelato.
Ora è finita, è davvero impossibile, anche perché l’Arsenal non prendeva 4 goal da 180 partite. Invece il match si infiamma e un errore difensivo della squadra di Arteta permette a Vinicius di trovare la via del pareggio. Orgoglio, voglia di riscrivere la storia, qualcosa si muove. Ma è effimero, è un pensiero che si scioglie come neve al sole. Il muro inglese resiste e addirittura trova le forze per segnare il goal della vittoria con Martinelli in pieno recupero, conquistando il Real anche al ritorno.
Ora è finita, per davvero. Il Real è eliminato dalla Champions League e può dire addio ai suoi sogni di Triplete, un traguardo ancora mai raggiunto nella gloriosa storia dei Blancos. Con ogni probabilità, si scrive questa sera l’addio fra Carlo Ancelotti e il Real Madrid (una sensazione confermata anche dalla conferenza stampa del tecnico nel post partita: “Futuro? Non lo so e non lo voglio sapere”.). L’allenatore italiano rimarrà nella storia di questa immensa società, come una delle stelle maggiormente splendenti del firmamento blanco. Ma qualcosa, evidentemente, si è rotto. Le dinamiche in campo – con un calciomercato estivo che ha portato in dote Kylian Mbappè – e il lavoro prodotto su coloro che sarebbero dovuti essere i nuovi Galacticos non ha sortito gli effetti sperati.
Ma cosa dire a chi ha vinto tre Champions League, due Mondiali per Club – resterà sulla panchina per la competizione estiva che si giocherà negli Stati Uniti? -, due campionati, tre Supercoppe europee, due Copa del Rey, due supercoppe spagnole e una Coppa Intercontinentale? Semplicemente grazie, di tutto e per tutto. Ma ora è tempo di voltare pagina e ricostruire un Real Madrid solido, vincente e stellare (la scelta ricadrà su Xabi Alonso? Il futuro ci risponderà). Ancelotti può ancora chiudere con altri due titoli – è in corsa per la Coppa del Re (in finale contro il Barcellona) e per la vittoria della Liga (si trova a 4 punti dai blaugrana) – e poi, con ogni probabilità, saluterà l’universo blanco. Rimarrà tra i più grandi di sempre, ma oggi un ciclo di questa parte di storia madrilena si è chiuso.
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