Calciomercato.com – Milan, la testa è ancora alla Champions: così si complica la corsa al quarto posto | Primapagina

Calciomercato.com – Milan, la testa è ancora alla Champions: così si complica la corsa al quarto posto | Primapagina

2023-03-14 00:20:00Non ci risulta al momento nessuna smentita a riguardo dell’ultima notizia pubblicata da CM.com:

Il Milan ha pareggiato una brutta partita, il punto contro la Salernitana
non gli consente di agganciare l’Inter al secondo posto e mantiene
inalterate le speranze di Champions delle due romane, con la Lazio che
resta davanti di un punto e la Roma dietro di un punto. La Salernitana ha
ottenuto quanto voleva, seguendo alla perfezione il piano strategico
preparato da Paulo Sousa. Una difesa attiva e organizzata, una ripartenza
efficace e veloce.
L’uno a uno finale premia la capacità difensiva dei
campani. Quanto a difesa, quella del Milan è stata un disastro.

AVVIO – Nella prima mezz’ora c’era da farsi prendere dalla sonnolenza, con un calcio alla camomilla, senza ritmo, senza intensità, senza velocità,
semplicemente senza gioco. Per colpa del Milan, visto che alla
Salernitana andava bene così. E se togliamo la rovesciata e il gol di
Giroud oltre alla perfetta uscita di piede di Maignan su Dia, tutto il
primo tempo è stato un pianto. Il Milan era ancora a Londra, testa
vuota e gambe molli, e la Salernitana era sempre dietro, attenta,
scrupolosa, non rinunciataria ma molto difensiva, così nessuno dei due
portieri in 45 minuti ha fatto una parata vera fra i pali.
I campioni
d’Italia sono passati in vantaggio alla prima conclusione nello
specchio della porta, durante il minuto di recupero del primo tempo:
angolo tagliato di Bennacer, palla sulla testa di Giroud che non si è
nemmeno staccato da terra ma ha bruciato sul tempo Gyomber e Bohinen e
con una torsione ha battuto Ochoa.

PIAZZATI ED ERRORI – Il Milan era spento, portava palla senza trovare
sbocchi anche perché Paulo Sousa aveva impostato la Salernitana con molta
cura, togliendo spazi ai rossoneri. Mezz’ora davvero triste, se la BBC o
qualche altro canale inglese avesse trasmesso la partita a Londra e
dintorni, probabilmente gli appassionati d’oltre Manica avrebbero spento
la tv.
Confessiamo di aver avuto lo stesso impulso se non fosse stato per
doveri professionali. Eppure, non più tardi di mercoledì, questo stesso
Milan (solo due cambi rispetto alla Champions, Saelemaekers per Messias e
Bennacer per Tonali. Curiosità: il Milan non ha schierato italiani nell’11
iniziale di una partita di Serie A per la prima volta nell’èra dei 3 punti
a vittoria, ovvero dal 1994-95), questo stesso Milan dicevamo, aveva
eliminato con pieno merito il Tottenham entrando fra le migliori 8 squadre
d’Europa. La prima bella cosa di questa grigia partita è arrivata al 28′
da Giroud con una rovesciata dopo un angolo di Bennacer.
Era chiaro che,
per sbloccare il risultato, serviva un calcio piazzato o un errore. In
quel primo tempo con la manovra non sarebbe mai arrivato un gol. Un errore
come quello commesso da Bennacer e subito dopo da Maignan che hanno
regalato a Dia la prima vera occasione della gara. O come quello di Thiaw
che ha lanciato di nuovo Dia verso la porta milanista, ma stavolta Maignan
ha salvato il risultato con un’uscita fuori area per soffiare di piede la
palla al centravanti salernitano. Si sa, mani o piedi per Maignan non c’è
differenza.

MA LEAO CHE FINE HA FATTO? – Al Milan mancavano le soluzioni in attacco,
mancava soprattutto Leao. Il portoghese ha segnato l’ultimo gol in
campionato il 14 gennaio scorso contro il Lecce, in partite di questo
tipo, così chiuse, appiccicose, difficili da risolvere, serve/servirebbe
soprattutto il suo guizzo, ma anche stavolta è scomparso dalla scena, così
che Daniliuc lo ha marcato senza problemi. Il peso dell’attacco rossonero
era tutto sulle robuste spalle di Giroud
che si è ripetuto sui livelli di
Londra, in più ha segnato il gol che in quel momento stava spingendo il
Milan al successo e all’aggancio dell’Inter al secondo posto.

THIAW, CHE COMBINI? – Non era la serata buona per il giovane gigante
tedesco. Dopo i due notevoli errori del primo tempo, ne ha commesso un
altro ancora nel secondo e stavolta è stato decisivo.
Paulo Sousa aveva
già alzato il livello di pericolosità del suo attacco con Piatek al posto
di Kastanos e con la migliore uscita da dietro della sua squadra ha
agguantato il pareggio. Percussione a sinistra di Bradaric (la prima della
sua partita), cross perfetto, Kalulu si è staccato dal centro area per
coprire Candreva
, ma vicino al dischetto del rigore è piombato Dia, da
solo, con Thiaw in clamoroso e imperdonabile ritardo, tocco e gol. In
ritardo era pure Tomori che stava rientrando da metà campo con passo lento
e appesantito.

PERCHE’ FUORI GIROUD? – Poco prima del pareggio, l’attaccante francese si
era fatto ammonire per un abbraccio a Mazzocchi a metà campo. Già
diffidato, salterà la trasferta di Udine e il sospetto era proprio questo,
un’ammonizione cercata e voluta per presentarsi con la fedina penale
pulita al cospetto del Napoli il prossimo 2 aprile, dopo la sosta
. Ma se
davvero questo è stato il… conto fatto da Giroud e dal Milan, è un conto
sbagliato: il Milan non può mai fare a meno di questo centravanti, l’unico
attaccante davvero pericoloso fra i rossoneri. Per questo è difficile
spiegare pure la sua sostituzione, un minuto dopo l’1-1 quando Pioli ha
cambiato tutto l’attacco:
fuori Leao, Diaz (che non erano mai stati
incisivi) e Giroud, dentro De Ketelaere (il solito fantasma), Origi (solo
una volta pericoloso) e Ibrahimovic (alla ricerca della condizione).
Olivier non è più un ragazzino, si sa, ma con l’ultima rete è diventato
anche il giocatore più anziano ad averne realizzate almeno 8 gol nei primi
5 campionati europei. Attimo di suspence quando La Penna ha fischiato un
rigore a favore del Milan per un contatto Bradaric-Bennacer
, ma Banti gli
ha consigliato di rivederlo al monitor e dopo le immagini rallentate il
rigore è stato cancellato.

DUE VOLTE SULLA LINEA – Paulo Sousa non ha abbandonato l’idea di fare
bottino pieno e ha messo dentro anche Bonazzoli al posto di Candreva. Il
Milan ha spostato la partita sul piano fisico e per due volte ha cercato
di spingere la palla in rete, ma prima è stato Ochoa a togliere dalla
linea di porta la palla che Origi aveva deviato di petto, poi è stato
Kalulu a respingere la palla sempre sulla linea di porta dei campani dopo
una carambola fra Florenzi (tornato a giocare 195 giorni dopo
l’infortunio) e Gyomber. Nel finale si è accesa un rissa e La Penna ha
ammonito Dia.

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