CdS – Futuro Lazio, piano speciale di Lotito per il mercato: rientrano 20 milioni
2025-09-12 08:27:00 Arrivano conferme dal Corriere:
ROMA – Un nuovo indice per la Lazio, non fa paura, è fatto in casa: l’indice del risparmio futuro. È un indicatore che regola alcune delle prossime mosse della società: può dare nuova linfa alle casse, intrecciato ad altre operazioni in corso può consentire l’abbattimento di tutti i vincoli che hanno condizionato gli ultimi anni di mercato e una buona ripartenza dello stesso. Lotito sta perseguendo un doppio obiettivo: il primo è urgente, è rientrare nella soglia dell’80% tra spese e ricavi, parametro Uefa recepito dalla Figc, deve farlo entro il 30 settembre prossimo. Ha una carta da giocarsi, tenuta ancora nascosta: aumentare i ricavi non avendo tagliato le spese (gli esuberi sono rimasti). Sta trattando per chiudere con uno sponsor, non si esclude che possa ottenere altri ricavi extramercato, incassando un “tesoretto” superiore ai 10 milioni (la cifra è ipotizzata) potrebbe centrare l’obiettivo dell’80%. In questo caso otterrebbe lo sblocco del mercato per gennaio senza dover operare a saldo zero (un’uscita per ogni entrata, alle stesse cifre). Ovviamente è tutto subordinato all’esame dei conti che sarà fatto dalla Covisoc o dalla nuova Commissione di controllo voluta dal Governo (c’è il rischio di un rinvio). Stando alle norme, l’esito della valutazione avverrà tra metà e fine novembre.
Risparmi
Eccoci invece all’indice del risparmio fatto in casa, chiamiamolo così. Da qui a giugno, passando per il mercato di gennaio, per la Lazio è prevedibile un risparmio di una ventina di milioni tra esuberi da piazzare e giocatori in scadenza. Nel 2026 termineranno i contratti di Hysaj, Pedro, Vecino, Basic, Fares e Kamenovic. A gennaio la società conta di vendere Gigot, ai box per infortunio, costretto ad operarsi ad una caviglia per farsi trovare pronto in avvio del mercato invernale. Sono ingaggi che pesano oltremodo, ancora di più pensando al fatto che alcuni non sono giocatori funzionali per Sarri. Hysaj al lordo pesa per 5 milioni, Vecino e Gigot per 4, Pedro per 2,5, Basic e Fares per 2, Kamenovic per 600 mila euro. Il totale, euro in più, euro in meno, fa 20 milioni. Cifra che, salvo rinnovi ora non contemplati, può essere tagliata dal monte delle spese e che non peserà sul bilancio della stagione 2026-27. Pedro a luglio avrà 39 anni, Vecino 35 (ma nel suo contratto il rinnovo è legato alle presenze). Oggi, in vista del 30 settembre, va raggiunta la soglia dell’80% del rapporto spese-ricavi. Alla scadenza di fine marzo ci sarà un nuovo step per tutte le società, si vedrà nei prossimi mesi quale sarà la soglia, se leggermente inferiore o la stessa.
Il mercato della Lazio
Questo intreccio di piani e calcoli si lega indissolubilmente al mercato futuro, a partire da gennaio. Se la Lazio, come spera, raggiungerà l’obiettivo dell’80% a fine settembre, a gennaio opererà liberamente. Ma dovrà valutare bene acquisti e cessioni per mantenere l’equilibrio raggiunto: si rifletterà sull’esame dei conti di marzo, da cui dipende il mercato estivo. Dopo anni di blocchi la società spera di riuscire ad agire sempre liberamente, in modo tale da non dover essere più condizionata. In questo modo il progetto Sarri potrebbe finalmente decollare. A gennaio, per provare a rinforzare più ruoli, si valuteranno eventuali offerte. L’ossatura dei big è stata confermata in estate, non essendo rimpiazzabile qualsiasi partenza, e così sarà fatto tra quattro mesi salvo offerte irrinunciabili. Tra i sacrificabili può esserci Mandas, a giugno corteggiato dal Wolverhampton. Il club inglese era nelle condizioni di mettere sul piatto 20 milioni per il portiere greco. Proposte simili a gennaio non sarebbero rifiutate essendoci la possibilità di sostituirlo. Una cessione così ricca (sempre se realizzabile) consentirebbe alla società di acquistare in più ruoli, magari partendo dalla mezzala così bramata da Sarri. Occorre un difensore, s’era pensato a Simic dell’Anderlecht, preso dall’Al-Ittihad. Insigne è un capitolo a parte, spera che Sarri convinca la società a prenderlo a zero. E’ un indice diverso, anagrafico e di gradimento.
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