CdS – Gasperini deluso dal mercato di Massara: la reazione del tecnico
2025-09-02 07:42:00Non ci risulta al momento nessuna smentita a riguardo dell’ultima notizia pubblicata dal Corriere:
ROMA – Il Gasp furioso è diventato un Gasp rassegnato. «Martedì tireremo le somme», aveva detto Gian Piero dopo la vittoria di Pisa, a metà tra la speranza di un guizzo dell’ultima ora e il fatalismo di chi, probabilmente, aveva già compreso l’aria che tirava. Da inizio agosto, la Roma ha acquistato solamente Leon Bailey, l’attaccante infortunatosi al primo allenamento. In totale, sono stati otto i volti nuovi. Non tutti, però, hanno già oggi caratteristiche e pedigree per far compiere alla squadra un salto di qualità. Gasperini era stato profetico, da un certo punto di vista: «La differenza tra completarsi e rinforzarsi esiste ed è netta», disse dal ritiro inglese di Burton, con circa un mese di trattative davanti. E aveva pure aggiunto: «È l’attacco a determinare la forza di una squadra. Quanto saremo competitivi dipenderà da ciò che riusciremo a fare davanti». Nonostante gli sforzi, nel reparto offensivo una Roma che nel 2024-25 aveva segnato 28 gol in meno dell’Atalanta è rimasta quella che aveva cominciato il raduno a Trigoria, con un Ferguson in ascesa ma ancora da modellare.
Roma, un mercato di prospettiva
Sono arrivati tanti giovani, questo sì. Ghilardi e Ziolkowski, ad esempio, sono ottimi colpi in prospettiva però ci vorrà del tempo prima che Gasperini possa considerarli dei titolari. Non a caso l’ex Verona, ufficializzato il 2 agosto, è stato lanciato durante le amichevoli ma non ha ancora collezionato neppure un minuto nelle prime due di Serie A. Il polacco, trattato per un mese, ha un paio di allenamenti nelle gambe e ha già rifatto le valigie per raggiungere la propria nazionale. Vasquez è il vice Svilar e giocherà con il contagocce, come insegna il precedente Gollini. Wesley è l’unico che oggi può essere considerato inamovibile. Con un rischio: visti i tempi del calendario brasiliano, è come se fosse arrivato al termine della stagione, con un carico già importante sulle gambe. In questo puzzle cercherà di muoversi un allenatore dispiaciuto per qualche promessa disattesa. Gian Piero ha aspettato a lungo l’arrivo di Fabio Silva, che aveva promesso fedeltà alla Roma, e anche la telenovela Sancho si è incagliata dopo un complicato tira e molla. I Friedkin avevano preannunciato qualche difficoltà nella fase iniziale del mercato, complici i paletti del fair play finanziario, rassicurando però il tecnico circa la volontà di alzare il livello, rinforzando prima ancora che completando; l’8 agosto, in un vertice a Liverpool, il vicepresidente Ryan aveva garantito a Gasp qualcosa di diverso rispetto all’arrivo del solo Bailey.
L’allenatore, contattando gli obiettivi e incassando la stima di tutti loro, ha cercato di far valere il fascino dei suoi successi. Certe “partite” le ha giocate in prima persona, forse temendo che le difficoltà sul mercato poi potessero diventare armi puntate sul proprio lavoro quando i risultati faticheranno ad arrivare. Da questa sessione il tecnico esce dunque amareggiato, ma anche consapevole di trovarsi in un ambiente che lo stima e alla guida di un gruppo sano. Resta un nodo da sciogliere: il rapporto con il ds Massara, dopo questo finale senza fuochi d’artificio, inevitabilmente avrà registrato qualche crepa. Delle cicatrici può restare il dolore, alcune però forgiano l’anima.
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