Champions League: Il rivoluzionario di Npoles: gol di ‘Cholito’ Gio Simeone!

Champions League: Il rivoluzionario di Npoles: gol di ‘Cholito’ Gio Simeone!

2022-10-12 08:32:14 Fa notizia quanto riportato poco fa da Marca a proposito del nostro calcio:

Gio Simeone continua ad emergere a Napoli. Anche senza essere titolare (due in 11 partite), i suoi minuti valgono già oro. Il figlio maggiore di Diego Pablo Simeone (27 anni) ha segnato due gol in sei partite di campionato (125 minuti), e solo Nico Gonzlez (42′), Antiste (50′) e Rebic (57′) hanno bisogno di meno minuti in Serie A To Nota. Gio segna ogni 63 minuti di campionato con il ‘Napoli’.

Oggi è la Champions, dove l’attaccante è arrivato la scorsa estate dall’Hellas Verona Ha anche segnato due gol in 152 minuti di gioco. Segna ogni 76′, un rapporto più alto rispetto a giocatori accreditati come Lewandowski (che segna ogni 90 minuti). Ma questo dato è ancora più definitivo: è il giocatore con più gol da titolare in questa Champions League 22-23.

I loro la presenza nella lista argentina è ancora da discutere. Anche se sembra essere dietro ad altri attaccanti, le sue opzioni sono lì, a seconda dell’ambiente di Albiceleste. Insieme a Messi (2), Julin Álvarez (1) e Balerdi (1), sono gli unici argentini a vedere la porta nell’attuale Champions League. E Gio, se ci atteniamo al contesto europeo, ha tirato sette volte in tre partite. Quattro di quei tiri sono andati in porta e due sono finiti in porta (50% di efficienza nei tiri in porta). Altri possibili attaccanti della lista dei Mondiali di Lionel Scaloni, come Lautaro (198”), Joaqun Correa (147′), entrambi dell’Inter, o l’Atletico Angel Correa (93′), non hanno segnato in questa Champions League. Inoltre, insieme a Richarlison e Messi, Gio è il sudamericano con il punteggio più alto nella competizione

I numeri totali di Simeone lo dicono nella stagione in corso: nove partite (277 minuti) segnando quattro golovvero un gol ogni 69 minuti in tutte le competizioni.

Il suo allenatore, Luciano Spaletti, è il suo principale sostenitore, anche se per ora preferisce l’italiano Giacomo Raspadori come titolare. “Giovanni sa attaccare in profondità, ma quello che lo rende forte è la sua illusione. È entrato due o tre volte dalla panchina e mi ha detto ‘non dirmi niente, fammi entrare’ per avere 30 secondi in più nel ‘verde “Esatto, tutto più semplice. Mostra una grande qualità di scelta e una spinta che supera l’importanza di essere un titolare”.

Il fatto di essere argentino a Napoli, terra di cui Maradona è il più grande idolo, gli ha giovato anche nella sua rapida unione con il popolo, che gli ha persino dedicato la propria canzone. La gente già grida, in senso figurato, a ‘Napoli’: Golito del ‘Cholito’!


La redazione vi terrà aggiornata nel caso vi siano altri aggiornamenti sull’argomento.



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