Champions League: Massaro: “Aiutava Ancelotti ad alzarsi tutte le mattine per andare ad allenarsi. Aveva tanti infortuni…”
2023-05-10 06:07:17 Non si sprecano commenti e polemiche in questi minuti sui social a proposito dell’ultima news riguardante la Serie A:
D.Aniele Massaro (Monza, Italia, 1961) si è fatto attaccante. Nato nella città del Tempio della Velocità, è passato velocemente dalla Serie B alla Serie A e non se lo aspettava, era già Campione del Mondo con l’Azzurra a Spagna 82. “E’ stato qualcosa di inspiegabile”, ha confessato a MARCA. Ora, dopo un periodo di tanti successi, titoli e traguardi, fa parte dell’organigramma del Milan come brand ambassador eAttendo con ansia una nuova edizione del ‘Derby della Madonnina’… in versione Champions League.
Ed è che sia Milan che Inter si sono già affrontate in passato con la Champions League sullo sfondo. Massaro è stato sorpreso a ritirarsi (ha lasciato il calcio nel 1996 dopo un esotico e breve periodo allo Shimizu S-Pulse del Giappone) ma ricordiamo gli scontri del 2002/03 e del 2004/05. “La città era paralizzata”, dice. Entrambe le qualificazioni erano per il Milan.
Derby di Champions League? Da quando abbiamo superato il turno precedente, la città è in subbuglio
“Da quando abbiamo superato il turno precedente, la città è in subbuglio”, dice, riferendosi alle due partite in programma tra meno di sette giorni. Il Milan ha eliminato il Napoli (campione dello ‘scudetto’); Inter, al Benfica. “Ci sono state partite di Serie A, ma ovviamente è inutile negarlo, la testa c’è… in semifinale. I due tifosi si stanno preparando con educazione, con sportività e vedremo quale squadra giocherà meglio e supererà il tondo”.
Massaro, accanto alla Coppa dei Campioni.
Fu contro il Napoli quando il Milan, non essendo favorito, lanciò strisce e storia per tornare in semifinale… per la prima volta dal 2006. “Ci sono alcune squadre che quando sentono la musica della Champions cambia tutto. Ce l’hanno nel dna e fanno subito capire ai giocatori quanto sia importante. Questa è una cosa che esiste solo nei grandi club”, dice Massaro.
Ci sono alcune squadre che quando ascoltano la musica della Champions League cambia tutto.
Il tuo amico Ancelotti
Il premio dopo le semifinali è scontato: la finale di Istanbul. E lì un ex compagno potrebbe aspettare Massaro. Un amico. Niente di più e niente di meno che Carlo Ancelotti. “Beh, parlando di andare in finale contro il mio amico Carletto… abbiamo ancora un ostacolo da superare, sia per loro che per noi”, avverte cauto. Ricorda anche il suo amico Emilio Butragueo, l’Avvoltoio, che vorrebbe vedere all’Atatrk.
Quando deve parlare di Ancelotti, Daniele Massaro si emoziona: “Carletto è il numero uno, quello che ha fatto da giocatore è straordinario perché, credetemi, sono stato con lui cinque anni in camera, a Milanello… e ad ogni mossa L’ho aiutato ogni mattina ad alzarsi con tutte le ferite che ha avuto. Portandolo di sotto a fare l’allenamento”.
Carletto è il numero uno, quello che ha fatto da giocatore è straordinario perché, credetemi, ho passato cinque anni con lui in camera, a Milanello… e ogni volta che mi muovevo lo aiutavo ad alzarsi ogni mattina.
Ancelotti era un grande centrocampista, ricordi. Un vincente dal talento altissimo che si è ‘intrufolato’ tra il Rijkaard o Gullit arrivato a San Siro sotto i riflettori e i flash… ma che è stato schiacciato dagli infortuni. “Ancelotti è davvero qualcosa di straordinario, un esempio unico… e ora ha il giusto merito di essere uno degli allenatori che ha vinto di più al mondo”conclude Massaro.
Anche Ancelotti ha imparato dai migliori. Primo Sacchi; poi, un Capello con il quale ha giocato appena 18 partite prima del ritiro. “Da Sacchi ha imparato molto, prima ovviamente come giocatore e poi come suo assistente (fu il secondo di Sacchi in Nazionale durante il Mondiale del 1994, ndr)”.
Ancelotti ha imparato molto da Sacchi, prima ovviamente da giocatore e poi da suo assistente
Tuttavia, Massaro afferma che Ancelotti, nel tempo, ha sviluppato un suo ‘copione’: “Credo che Carlo sia uno dei pochi che, secondo me, sa leggere e cambiare il gioco in un secondo… a seconda dell’avversario di fronte a te. Lo ha mostrato. Secondo me, questa è una grande capacità: Carlo non ha una tattica, ne ha tante e questo è un grande vantaggio”.
Carlo non ha una tattica, ne ha tante, e questo è un grande vantaggio.
Hanno distrutto il Barcellona ad Atene nel ’94
Se il Milan di Sacchi ha distrutto il Real Madrid, quello di Capello ha fatto lo stesso con il Barcellona. Era nella finale della Coppa dei Campioni ad Atene 1994, quando affrontarono il “Dream Team” di Cruyff. Non c’era colore. 4-0 che regala ai rossoneri un nuovo scettro europeo. E Massaro sa di cosa parla in questa partita… ha segnato i primi due gol.
Massaro, insieme alla Champions League come ambasciatore del Milan.
“Quel Barcellona del ’94 era senza dubbio la squadra più forte d’Europa, se non del mondo… e sapevamo che stavamo affrontando una squadra con grandi campioni, un meraviglioso gioco del mio amico e idolo Johan Cruyff. Avevano appena vinto la Liga e noi avevamo qualche problema… forse Capello aveva più dubbi che certezze per via della mancanza di Franco Baresi e c’erano giocatori che dovevano cambiare posizione per provare a sostituire e mettere al massimo la difesa. Capello trovò la soluzione giusta, fu definita “la partita del secolo” perché non sbagliammo assolutamente nulla”ricorda Massaro.
Capello ha trovato la soluzione giusta, è stata definita “la partita del secolo” perché non abbiamo sbagliato assolutamente nulla
Il cambio è stato fondamentale: Desailly ha fatto da leader di fronte alla sconfitta di Baresi e ha firmato una delle migliori partite della sua carriera. L’incontro, invece, conserva un’intrastoria. Quello del precedente: “Leggiamo molto le dichiarazioni di Cruyff, di qualche giocatore… ma soprattutto dei media che ovviamente davano Bara come favorito”Che ha acceso la miccia. “Il sudore di Milanello nei giorni precedenti, ricordo. Lì si forgiava la vittoria”conclude l’ex attaccante.
La redazione vi terrà aggiornata nel caso vi siano altri aggiornamenti sull’argomento.
Vai alla fonte di questo articolo


