CM.com – La Serie A si spacca in due, tensione in Lega: De Laurentiis scatena le big che lasciano prima dell’inizio VIDEO | Serie A

CM.com – La Serie A si spacca in due, tensione in Lega: De Laurentiis scatena le big che lasciano prima dell’inizio VIDEO | Serie A

2022-11-22 20:25:00 Fioccano commenti e discussioni a causa dell’ultima news pubblicata sul web:

A partire dalle ore 14.15 presso la sede di Via Rosellini, la Lega Serie A si è riunita in assemblea. Questo l’ordine del giorno.

1. Verifica poteri.
2. Comunicazioni del Presidente.
3. Comunicazioni dell’AD.
4. Elezione di un Consigliere di Lega non-indipendente (terza assemblea elettiva).
5. Adempimenti fiscali.
6. Riforme.
7. Varie ed eventuali.

14.30 TUTTI PRESENTI TRANNE CAIRO – Presenti tutti i rappresentanti delle 20 società ad eccezione di Urbano Cairo del Torino che non si è presentato. Ci sonoArrivabene per la Juventus, Marotta e Antonello per l’Inter, Scaroni per il Milan, Barone per la Fiorentina, De Laurentiis e Lotito per Napoli e Lazio, con anche avvocati e rappresentati delle altre società. 

15.05 TENSIONE – Dopo pochi minuti dall’inizio 8 club hanno lasciato l’assemblea con Milan, Juventus, Roma e Napoli che hanno lasciato la sede di via Rosellini e l’Inter che prima con Cappellini e Antonello e poi con Marotta si è riunita nel parcheggio lasciando la sala assembleare.

15.30 SOLO IN 12 – Dodici club presenti e l’Assemblea ha preso inizio. Non c’è possibilità di maggioranza assoluta in caso di votazioni, ma per l’elezione del Consigliere esterno, essendo già questa la terza votazione, ci sono i margini di voto. Alla figlia del patron dell’Empoli, Rebecca Corsi, bastano 11 voti.

17 .00 LA SFURIATA DI DE LAURENTIIS – A scatenare il caos prima dell’inizio dell’assemblea è stato il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis che, con una sfuriata, ha fatto capire di non essere d’accordo soprattutto sul tema dell’elezione del consiglio. Criticando la scelta di chiudere a soli 4 consiglieri il potere decisionale della Lega Calcio. Subito dopo le altre big, escluse Lazio e Atalanta, hanno scelto di lasciare l’assemblea.

 





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