Ancora una volta il finale non sorride all’Empoli. Se l’anno scorso in più di un’occasione i finali di gara erano stati favorevoli agli azzurri (Sassuolo e in casa con la Fiorentina, giusto per citarne due nella prima parte di campionato), quest’anno nell’arco di una settimana i minuti di recupero sono costati cari agli azzurri. Non tanto per una questione di merito, quanto proprio per un peso specifico di punti che se ottenuti avrebbero stravolto la classifica. Con un pochino più di attenzione nei finali di gara infatti, saremmo qui a parlare di un Empoli ancora una volta a ridosso della zona Europa. Se però i tre punti persi pesano dal punto di vista della classifica (e forse anche del morale), non si può dire che i risultati ottenuti nelle ultime due giornate non rispecchino quanto fatto (e non fatto) vedere in campo dai ragazzi di Zanetti. Se con il Milan il pareggio ci poteva anche stare, specie per la mezzora del secondo tempo in cui gli azzurri hanno creato difficoltà ai rossoneri, costruendosi la possibilità di passare in vantaggio in almeno due occasioni, con il Torino il bottino pieno sarebbe stato un premio addirittura eccessivo. Inutile nascondersi dietro un dito: l’Empoli allo Stadio Olimpico Grande Torino non ha fatto una buona partita. Per lunghi tratti ha sofferto il pressing e subito il gioco granata, con i numeri (67% di possesso palla a 33%, 20 tiri totali a 7, 6 calci d’angolo a 1, 512 passaggi contro i 267 azzurri) che lo spiegano chiaramente Nel calcio però le statistiche contano fino a un certo punto, perché comunque la squadra di Zanetti il modo di proteggere la propria parola e di segnare il gol del vantaggio lo aveva trovato. Nello specifico l’Empoli ha finalmente ricevuto il buongiorno Mattia Destro, che per non essere banale è entrato nell’almanacco dei marcatori azzurri con un gol da antologia, una rovesciata costruita e voluta con palla infilata a un centimetro dal palo. Gli è bastato un pallone per lasciare il segno dopo un periodo in cui non era stato altrettanto né brillante né determinante, frenato anche da qualche guaio fisico di troppo. Il suo recupero è indispensabile per il prosieguo della stagione: di fatto è l’unico centravanti puro a disposizione di Zanetti, il solo in grado di riempire l’area e di capitalizzare quei palloni che solo un attaccante di razzo è in grado di trasformare in oro. Il gol ha stordito un po’ i granata, che nella ripresa non sono riusciti ad essere pericolosi e incisivi come nella prima frazione. La squadra di Paro (Juric era squalificato) però non ha mai abbandonato la possibilità di trovare il pareggio, arrivato, complice una serie di circostanze piuttosto fortunate, proprio nei minuti di recupero. Una piccola percentuale di colpa ce l’ha anche Vicario, forse non perfetto nel respingere con decisione il cross basso di Karamoh, unico intervento così e così in una partita ancora una volta ineccepibile. Poco da dire anche a Luperto, che si è trovato a dover giocare con pochi decimi di secondo a disposizione una palla con un rimbalzo alto e lento, su un terreno zuppo d’acqua. Una beffa, giusta ma amara, che alla fine vale un punto molto prezioso. Un ottimo stimolo per preparare una partita assai importante come quella in arrivo sabato contro il Monza. Una squadra ritrovata, a cui sono bastate 4 partite dopo il cambio di allenatore per iniziare a fare punti e uscire immediatamente dalla zona rossa.
Empolimania: “beffa” giusta ma amara. Che Destro! | Serie A
2022-10-10 13:20:00 Fioccano commenti e discussioni a causa dell’ultima news pubblicata sul web:
