Ex Juve, Tacconi si racconta: ‘Pensavo di essere immortale, menomale che c’è stato mio figlio…’ | Serie A

Ex Juve, Tacconi si racconta: ‘Pensavo di essere immortale, menomale che c’è stato mio figlio…’ | Serie A

2023-11-05 19:16:00 Amici di JustCalcio.com, vi segnaliamo l’ultima notizia a tema arrivata da Calciomercato.com:

Dopo la lunga battaglia contro la quale ha combattuto in questi anni, l’ex portiere della Juventus Stefano Tacconi ha raccontato quelli che sono stati i duri momenti vissuti, negli studi di Verissimo, programma Mediaset di Canale 5..

SENSAZIONI – “Pensavo di essere immortale, invece, dietro l’angolo c’è sempre qualcosa di inaspettato e menomale che c’era mio figlio con me in macchina, sennò non sarei qui. Al mio ritorno a casa sono stato leccato dai miei cani. Inizialmente non mi ero reso conto di quanto mi stava accadendo, ho perso il matrimonio di mia nipote e i 18 anni di mia figlia”. 

SUI MOMENTI – “La fatica che ho fatto è stata tantissima, nonostante sia stato un’atleta in passato. Ho girato diversi ospedali e poi mia moglie, devota di Padre Pio, ha deciso di portarmi a San Giovanni Rotondo, dove ringrazio tutte le operatrici e gli operatori sanitari che mi hanno assistito. Mi sono stati dietro continuamente, io sono un po’ pigro, uno che ha l’anima viva addosso. Mi dicono tutti che devo stare attento e quello che mi fa più paura è il fatto che io non sto mai fermo, mi piace muovermi, ma ho la mia famiglia che mi aiuta sempre. I miei figli non mi fanno fumare, non mi fanno toccare vino, mia moglie anche ha dovuto sopportare momenti duri, mi sta dietro sempre e ora che sono tornato a casa cucino io. Devo ringraziare anche il dottor Gravina perchè è stato quello che mi ha tenuto di più sotto la sua protezione, peccato che è interista (ride n.d.r). Ora sono rimasto con la voce rauca e bassa, mi hanno nutrito, mi hanno dato le pastiglie. Non mi lasciano fare niente, sono anche caduto qualche volta all’ospedale perchè volevo scendere dal letto”.

FEDE – “E’ stata importante per me, mia moglie mi ha regalato di tutto, dalle statue, ai quadri, poi, noi siamo devoti a Padre Pio da sempre e pensavamo di dover passare da li. Mia moglie voleva portarmi ogni giorno da Padre Pio. L’ultimo giorno siamo stati sotto la sua tomba e mi ha fatto stare li circa 45 minuti, prima il rosario, poi la messa. Un ringraziamento era dovuto”.

SULLE SCOMMESSE – “Penso che non ci sia stata tanta educazione, non dalle società ma da parte delle famiglie. E’ una cosa che deve venire dalla famiglia, dove se sbagli è giusto che ti venga tolto qualcosa è questa è la cosa principale da insegnare ad un giovane che inizia a guadagnare due soldini”.

FUTURO – “Torniamo in ospedale due volte a settimana per fare riabilitazione, faccio ancora fatica. Se vado in palestra migliore e cammino meglio. Voglio portare la mia vacanza in famiglia a Sharm appena possibile, perchè ce lo meritiamo tutti, senza la suocera però (ride n.d.r)”.





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