Fiorentina, Pioli: “Allegri non ci vede in lizza per la Champions, me lo sono segnato. Queste una sfida per me”

2025-07-16 11:34:00 Tiene banco in queste ore quanto riporta CM.com:
16 lug 2025, 13:34
Ultimi aggiornamenti: 16 lug 2025, 14:01
Il tecnico parmigiano si è presentato questa mattina ai giornalisti direttamente dal Media Center del Viola Park
Il neo tecnico della Fiorentina Stefano Pioli è stato presentato questa mattina al Viola Park in conferenza stampa. Queste le sue parole: “Sono felicissimo di essere qua. Devo sentirmi il migliore per questo gruppo di ragazzi. Tutte le mie esperienze mi hanno portato a un livello più alto. Prendo questo incarico con responsabilità e consapevolezza. C’è grande aspettativa. lavoriamo da 3 giorni ma ho buonissime sensazioi. Ho trovato grande spessore umano e un centro sportivo mai visto. Mi sento pronto per fare un grande lavoro. Ho visto giocatori pronti ed entusiasti per diventare i migliori possibili”
PERCHE’ LA FIORENTINA – “Perché me la sento dentro e ho sentito qualcosa di particolare. Sono legatissimo a questa città e a questa maglia. Vivo di sensazioni e di emozioni. Non ho avuto nessun dubbio sul venire qua. Come giocheremo? Cercheremo di mettere giocatori di qualità. Ma serve anche energia. Avrò le idee più chiare ed è una bona base per fare un gran lavoro”
OBIETTIVI – “Bisogna iniziare a lavorare e io ho già visto le partite della Fiorentina lo scorso anno. L’obbiettivo è puntare al massimo, non so quale potrà essere.”
KEAN – “Ci ho parlato. Si trova benissimo qui in un club che lo ha sempre sostenuto. L’ho visto sereno. Parliamo di un giocatore molto forte. Siamo entrambi soddisfatti”
SFIDA PERSONALE – “La lunghezza del mio contratto va nella direzione di voler alzare il livello. Vogliamo provare a tornare in Champions o vincere un trofeo. Alla fine le squadre che hanno più possibilità di vincere sono quelle che si preparano meglio. Abbiamo tutto per lavorare bene. La città non vede l’ora di sostenerci. Andiamo nella direzione di voler fare un calcio propositivo. Potevo fare scelte più comode, non è quello che volevo però”
IL MODULO – “Non bisogna parlare di sistemi di gioco. Dobbiamo attaccare e difendere insieme. Cosa serve? Devo capire cosa ho a disposizione, poi decideremo come operare.”
KEAN, DZEKO E GUDMUNDSSON – “Nella mia idea questa squadra potrà essere molto imprevedibile. L’idea di farli giocare insieme c’è, dipende dalla loro disponibilità. Ma più giocatori di qualità ci sono e più possibilità ci sono di vincere. Arrivo con grande energia, così come i miei ragazzi.”
GUDMUNDSSON – “Non bisogna focalizzarsi su un ruolo. Albert è un ragazzo di qualità, molto intelligente e che sa occupare gli spazi. Per me è molto forte e ci punto tanto. Le stesse caratteristiche le può avere anche Fazzini. Questo è l’importante, al di là dei ruoli: avere giocatori di qualità. Più diventiamo imprevedibili e più soluzioni abbiamo”
NAZIONALE – “Non ricordo quando mi sono sentito la prima volta con la Fiorentina, ma è bastata una sola telefonata. Il mese è stato complicato, ma molto positivo. la mia volontà è sempre stata questa. Dzeko come Ibra? Avevo chiesto proprio Edin se non avessimo tenuto Zlatan al Milan. È un giocatore e una persona di altissimo profilo. Non può che essere positivo averlo in squadra”
COMMISSO – “Siamo d’accordo su tutto per quanto riguarda il percorso. Gli ho detto che lui ha investito su di me e io ho investito sulla Fiorentina. Mi ha detto che vuole che la Fiorentina cresca. L’ho sentito motivato. Mi sembra una persona molto diretta e con grande cuore. Il nostro rapporto è partito nella maniera migliore. Andiamo nella direzione di una crescita e di un miglioramento.”
DODÒ – “Un ragazzo simpaticissimo, lo vedo dentro al gruppo. Lo vorrei ancora più efficace in fase offensiva. Gli dico sempre che ha fatto pochi gol (ride, ndr). Mi è sempre piaciuto anche da avversario, era uno dei pochi a reggere la gamba di Leao. Ci puntiamo tanto.”
ITALIANI – “Tutte le scelte di mercato sono condivise. Io credo che sia importante avere una base italiana in rosa. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la squadra però, è i ragazzi che sono arrivati li abbiamo presi perché pensiamo che ci faranno migliorare. Sottil? Vediamo, tutte le nostre valutazioni sono rimandate fino a fine ritiro.”
CAPITANO – “Ho parlato con Ranieri e gli ho chiesto se si sente questo peso da reggere. Il mio capitano era di un livello troppo alto. Ma l’ho visto molto cresciuto e determinato, sarà un grande capitano”
I TIFOSI – “Parlare della curva è sia facile che difficile per me. Quel che prometto è che daremo il massimo tutti i giorni. So come lavoro e come lavorano questi ragazzi. So quanto ci sosterrà il club. Ho avuto modo di conoscere i ragazzi della Curva. Dopo un Fiorentina-Verona, gara che giocammo malissimo, ci allenammo allo stadio e arrivarono i tifosi. Non ho mai sentito un discorso così sensato, deciso, forte ma non cattivo. I nostri tifosi sono puri e hanno una passione incredibile. Non so che è successo nel passato ma io vogli una squadra che gioca con grande energia. E i nostri tifosi sanno che cosa possono darci. Spero che sapremo meritarmi il loro sostegno. Beltran? Cercavamo un attaccante anni fa e mi era piaciuto quando lo vidi. Parliamo di un ragazzo generoso, ma voglio valutarlo così come gli altri. Ma il 70% della squadra è già di buon livello. Vedremo quale sarà il suo futuro” CONFERENCE – “Competizione importante e impegnativa. Dovremo giocarci il preliminare. Tutto quel che faremo oggi è per arrivarci al meglio. Una volta passati i preliminari la Fiorentina deve avere l’ambizione di arrivare in fondo. Ma il playoff saranno difficilissimi per tanti motivi. Ma non dobbiamo temere questo. Dobbiamo allenarci con grande concentrazione e serenità per arrivare pronti al meglio.” Vogliamo creare un ambiente giusto e i tifosi non vedono l’ora di sostenerci.”VECCHIE CRITICHE – “L’esperienza che ho fatto mi è servita. Io mi sento ancora molto giovane dentro e cerco di migliorarmi tutti i giorni. Sono cresciuto e cercherò di mettere in campo le mie idee e le mie sensazioni. Darò tutto alla squadra. Lavoro tanto e metto entusiasmo: tutto quello che ho. Ma anche la squadra deve darmi tutto. Non mi piace chi si limita al compitino. Non si può arrivare qui senza entusiasmo o senza il sorriso. Sceglierò i ragazzi in base alle qualità che siano anche mentali. E sono fiducioso, perché ho visto tante persone di grande spessore che vogliono dar il massimo. Anche chi potrebbe avere meno ambizioni come Gosens e De Gea, per esempio, hanno grande fame.” ASTORI – “La sua vicenda ha inciso tanto su di me. Lo sento ancora dentro di me. cerchiamo di far bene e poter migliorare condividendo le emozioni. Ci saranno momenti difficili, ma possiamo superarli con un blocco unito e compatto.” SFIDE – “Non voglio lanciare guanti di sfida contro gli allenatori. Noi dobbiamo avere il fuoco dentro per affrontare tutti. Potevo continuare ad essere uno dei più pagati al mondo, ma io cercavo qualcosa di diverso. Allegri non ci ha messo fra le candidate alla Champions, e io me lo sono già scritto sulla lavagna.” CENTENARIO – “Un traguardo molto prestigioso. Mi piace tanto sognare, devono farlo anche i nostri giocatori. Dobbiamo lavorare duramente, non dobbiamo sbandierare i sogni.” MARTINELLI – “Sarà il secondo, ha grande qualità e personalità. Bisogna smettere di valutare i giocatore in base all’età. Io non guarderò alla carta d’identità. Ci puntiamo tanto, anche se non ho ancora deciso sul suo impiego. David mi piace tantissimo. Pensavo fosse meno bravo nella gestione della palla, e invece è fortissimo anche in questo fondamentale.” CR7 – “Un onore allenarlo. Non so se è il più forte nella storia ma è molto più di un campione. Non avete idea di cosa c’è dentro e fuori al mondo di Cristiano. Non l’ho allenato, ho condiviso con lui la gestione. Parliamo di un professionista incredibile, uno che è ossessionato dal gol e dalle prestazioni. Lui prepara tutto minuziosamente per stare bene la partita successiva. Noi dobbiamo avere la stessa sua determinazione. COMUZZO – Giocatore forte e ci faccio affidamento. Giovane, ma ha struttura e personalità. Ho chiesto alla società di non avere troppi giocatori, perché non fa bene. Non si possono avere 30 giocatori e tenerne 10 quando facciamo 11 contro 11. Il nostro compito più difficile è motivare chi non gioca, se siamo troppi diventa ancora più difficile.”