Gazzetta – Calcio in Arabia, il primo fu Eamonn O’Keefe

2023-08-24 11:35:53 L’autorevole rosea:
Oggi è il nuovo Eldorado del pallone, ma Eamonn O’Keefe, terzino inglese, tentò la carriera a Riad già nel 1976. Ricevette la chiamata da un suo ex allenatore, ma tutto quello che successe dopo non l’avrebbe mai immaginato…
Prima di Cristiano Ronaldo e del segno della croce, prima delle truppe cammellate che lo hanno seguito, prima degli accordi milionari e dei benefit e dei bonus delle offerte che non si possono rifiutare eccetera eccetera, prima della Lamborghini Huracan regalata a Neymar per il disturbo, grazie di averci concesso la tua presenza O Ney, prima dell’odore dei soldi e del profumo del petrolio, prima dei cani di Fabinho e delle idee liberal di Henderson fermati entrambi alla frontiera e poi lasciati passare – via via circolare signori – prima delle preghiere mattutine rivolte alla Mecca da Benzema, prima dell’arruolamento in massa di campioni e mestieranti a fine carriera, da Milinkovic Savic a Cordaz, prima che insomma l’Arabia Saudita si comprasse il calcio ci fu un calciatore che – nell’indifferenza generale – andò a giocare nel deserto, pioniere intraprendente e curioso del mondo. Si chiamava Eamonn Gerard O’Keefe. Era irlandese. Aveva ventitré anni. Era molto bello: biondo, di gentile aspetto e con la posa del divo. Il dettaglio non suoni bizzarro: avrà un ruolo fondamentale in questa vicenda. Tutto accadde nel lontano 1976. Questa è la sua storia.