Gazzetta – Il Napoli di Conte: modulo, spogliatoio, vittorie, come allena

Gazzetta – Il Napoli di Conte: modulo, spogliatoio, vittorie, come allena

2023-10-11 13:55:32Non ci risulta al momento nessuna smentita a riguardo dell’ultima notizia pubblicata dalla Gazzetta:

Sa vincere, valorizza il talento, in spogliatoio è come un generale tra i soldati: come allena Antonio

Salvatore Malfitano

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malfitoto

Un tenore militare e un’elevata conoscenza del calcio, due aspetti che si combinano con un carattere particolarmente esigente. Antonio Conte è questo, prendere o lasciare: il Napoli sembra decisamente più attratto dalla prima possibilità, con De Laurentiis che gli affiderebbe anche subito la squadra per dare una svolta importante e ritrovare continuità.

cos’ha vinto

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Che sia un vincente lo dice la sua carriera. Da calciatore ha conquistato tredici trofei con la Juventus: cinque scudetti, una Coppa Italia, 4 Supercoppe Italiane, una Champions League, una Coppa Uefa e un Intertoto. Da allenatore invece è a quota otto: quattro scudetti (tre con la Juve e uno con l’Inter), due Supercoppe Italiane (entrambe con la Juve) poi una Premier League e una Fa Cup alla guida del Chelsea.

i moduli

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In principio, all’inizio della sua esperienza sulla panchina della Juve, l’idea ambiziosa era quella del 4-2-4. Ben presto però è stata riconvertita col passaggio alla difesa a tre nel 3-5-2, che ha permesso ai bianconeri (e alla Nazionale) di contare su un blocco granitico davanti alla propria area di rigore. In Inghilterra, sia al Chelsea che al Tottenham, ha spesso optato per una soluzione ibrida, come il 3-4-3, che lasciava intatti i tre centrali ma aumentava la presenza di calciatori offensivi. All’Inter invece ha potuto riproporre il modulo con cui aveva già vinto a Torino.

giocatori simbolo

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Sono diversi i calciatori che Conte ha valorizzato, rendendoli poi colonne portanti delle sue idee. Giaccherini, ad esempio, voluto alla Juventus e impiegato anche con la maglia della Nazionale. Sempre da c.t. si ricordano gli attaccanti di quella spedizione agli Europei del 2016, con Eder, Pellé e Zaza. Senza dimenticare Victor Moses ai tempi del Chelsea, che fu un giocatore chiave nel suo biennio ai Blues e che ritroverà per un breve periodo anche all’Inter. In nerazzurro Lukaku è stato particolarmente voluto ed esaltato dal tecnico.

gestione dello spogliatoio

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Con i calciatori si crea un rapporto simile a quello di un generale con i soldati sul campo di battaglia. Del Piero, che ci ha condiviso lo spogliatoio sia quand’era giocatore che da allenatore, l’ha definito “un martello”. L’analisi dei dettagli è minuziosa, l’applicazione e l’attaccamento alla causa deve essere massima. Una frase detta in un’intervista alla Gazzetta sintetizza il suo credo: “Quando arrivi trovi una maglia, quando vai via lasciala meglio di come l’hai trovata”.

le frasi celebri

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Poco dopo il suo arrivo alla Juve, in una frase racchiude tutto il suo essere: “Se perdo, muoio”. Tuttavia col tempo è emersa una differenza di vedute con la società anche per questioni di budget. “Quando ti siedi in un ristorante da 100 euro, non puoi pensare di mangiare con 10”. In molti quando si è accomodato sulla panchina dell’Inter, hanno ricordato delle dichiarazioni del 5 maggio 2002, giorno in cui i bianconeri sorpassarono proprio i nerazzurri all’ultima giornata vincendo lo scudetto: “C’è poco da parlare, stiamo godendo. Questa è l’amarezza di due anni fa a Perugia e c’è qualcuno che ci guarda che era lì. Adesso stiamo godendo”.







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