Gazzetta – Ziyech spento al Chelsea, ma col Marocco… E il Milan ci prova

Gazzetta – Ziyech spento al Chelsea, ma col Marocco… E il Milan ci prova

2022-12-09 10:24:52 In tema di news di calciomercato tiene banco in queste ore quanto riporta la Gazzetta dello Sport:

Attacca, copre, pretende palla dai compagni: il Mondiale lo ha esaltato. Pronto per una nuova sfida anche nel club: a Londra non è protagonista, ma i Blues ora potrebbero alzare le pretese

Questione di ambiente. Di atmosfera. Di responsabilità magari. Al Mondiale in Qatar è riaffiorato il talento di Hakim Ziyech, disperso negli ultimi anni per questioni tattiche, per uno scarso utilizzo e anche per qualche limite caratteriale del giocatore. È un buon segnale, però, che la reazione sia arrivata nel torneo più importante, con la consapevolezza di dover trascinare i compagni, con il desiderio di esaltare tutto il Marocco e proprio all’ultima chiamata. Ziyech ha 29 anni, un brutto Mondiale avrebbe probabilmente ridimensionato le sue ambizioni sportive. Raggiunto il top da un punto di vista economico con il trasferimento del 2020 dall’Ajax al Chelsea, Ziyech aveva però perso per strada il gusto del gioco, che era la più bella delle sue caratteristiche perché lo spingeva a provare dribbling e soluzioni proibite a chi, oltre alla fantasia, non ha anche una buona dose di sana sfrontatezza. A Londra Ziyech si è intristito, a Doha è rinato e adesso il Milan sta già facendo due conti: 15 milioni circa per prestito oneroso e riscatto a giugno sarebbero una cifra onesta per un giocatore di talento che deve però ancora imparare a dare continuità alle sue prestazioni. Ziyech interessava al Milan già l’estate scorsa e ora le difficoltà di De Ketelaere, oltre alla necessità di rendere più competitiva la fascia destra, hanno spinto Maldini e Massara a sondare la disponibilità del giocatore e del Chelsea. Il club inglese è sicuramente favorevole a una cessione. In questa stagione Ziyech ha giocato pochissimo e le ottime prestazioni in Qatar hanno fatto comodo anche al Chelsea, che potrà alzare leggermente le richieste.

ULTIMA OCCASIONE

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Ma al di là delle dinamiche di mercato, resta il fatto che al Mondiale si è rivisto nuovamente il giocatore che aveva impressionato con la maglia dell’Ajax. In Qatar Ziyech ha segnato un gol, fatto un assist, trasformato il rigore contro la Spagna, ma soprattutto ha giocato da leader pretendendo la palla dai compagni, sfruttando le sue doti tecniche e di velocità per ribaltare l’azione, cercando spesso l’uno contro uno, scelta che dimostra grande fiducia in se stessi. Eppure Ziyech questo Mondiale ha rischiato di non farlo: dopo aver litigato con il c.t. Halilhodzic non è stato convocato dal Marocco per quasi un anno. Solo a settembre, dopo il cambio in panchina e l’arrivo di Walid Regragui, l’esterno del Chelsea è tornato nel gruppo: appena in tempo per mettere il timbro sul passaporto per Doha. La vicenda potrebbe aver lasciato un segno prezioso, perché Ziyech ha capito di non avere più tanto tempo. Il Mondiale era l’ultima occasione per dare una svolta e al giocatore non è sfuggito questo senso di inappellabilità: adesso o mai più.

LA VOGLIA DI IMPORSI

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In Qatar Hakim è sembrato decisamente più coinvolto anche nella fase difensiva del Marocco. Intendiamoci: non sarà mai l’esterno che fa su e giù di continuo per aiutare i compagni della difesa oltre a quelli dell’attacco. Però sta sviluppando una propensione a coprire le linee di passaggio e a correre all’indietro che prima non aveva. Il meglio, naturalmente, continua a farlo quando ha la palla tra i piedi e può scatenare la sua fantasia. Non ha la progressione devastante di Leao, che sfiderà domani nei quarti del Mondiale, ma sa creare la superiorità numerica, servire i compagni e andare al tiro. In Qatar ha nuovamente lucidato tutto il repertorio che con un po’ di pigrizia aveva lasciato a prendere polvere da quando si era trasferito a Londra. E in fondo Hakim si è ricordato in tempo che giocare è un divertimento e che i problemi della vita sono altri. Quando suo padre morì, nel 2003, Ziyech visse un periodo molto difficile e poco tempo dopo si trovò a lottare contro demoni più cattivi di un difensore feroce: droga, fumo, alcool. Quando vinci quella battaglia, non ci sono dribbling impossibili. Devi solo aver voglia di farli. E al Mondiale Hakim ha ritrovato quella voglia.



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