GdS – Calciomercato, alle 20 la chiusura: i campionati dove si continua

Il traffico nei corridoi, i colloqui tra procuratori e dirigenti, numerose postazioni tv. L’Excelsior Hotel Gallia di Milano, in questi giorni, si è trasformato in un vero e proprio covo del calciomercato. A due passi dalla hall è installato un grande orologio, che segna quante ore mancano alla chiusura della sessione estiva: la deadline è fissata alle 20 di giovedì 1 settembre.

SOLO SVINCOLATI

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A partire da quel momento, le squadre italiane non potranno più effettuare operazioni in entrata. Fanno eccezione i calciatori svincolati: se la risoluzione del contratto con il loro ultimo club è avvenuta prima del termine della sessione estiva, potranno essere tesserati anche nelle prossime settimane.

Sì ALLE CESSIONI

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Non è da escludere, invece, che sentiremo ancora parlare di trasferimenti di giocatori all’estero. In alcuni Paesi il calciomercato resterà aperto ancora per un po’: è una buona notizia per i calciatori delle italiane, che magari riceveranno un’offerta così allettante da convincerli a ripartire da un campionato straniero.

CHI CHIUDE…

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In Austria, Croazia, Danimarca, Norvegia, Olanda e Svizzera il mercato si è chiuso l’ultimo giorno del mese di agosto. Francia, Germania, Inghilterra e Spagna hanno condiviso – insieme all’Italia – la scadenza dell’1 settembre. Scozia e Polonia hanno seguito questa scia, ma l’orario del “gong”, per via del fuso orario, non sarà lo stesso per tutti.

E CHI NO

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La federazione belga ha deciso di concedersi qualche altro giorno, fissando la data di chiusura per martedì 6 settembre. In Turchia e Repubblica Ceca si va avanti fino all’8 settembre, mentre c’è ancora più tempo per le squadre greche (15 settembre) e portoghesi (22 settembre).