GdS – Inter: Dimarco a un passo dal rinnovo, ingaggio top

GdS – Inter: Dimarco a un passo dal rinnovo, ingaggio top

2023-10-16 10:00:24Non ci risulta al momento nessuna smentita a riguardo dell’ultima notizia pubblicata dalla GdS:

Positivo il primo vertice con Roc Nation. A breve nuovo incontro

Davide Stoppini

Ci siamo, è solo questione di giorni: Federico Dimarco è a un passo dal rinnovo con l’Inter. La società nerazzurra ha trovato il modo di blindare il suo esterno. È il frutto dell’incontro avvenuto negli ultimi giorni tra i dirigenti e Roc Nation, l’agenzia che rappresenta il giocatore della Nazionale. Le parti sono vicine all’intesa, i dialoghi sono stati proficui. Tanto che il giocatore a breve dovrebbe firmare prolungamento e adeguamento: la scadenza passerà dall’attuale 2026 al 2028, ma quel che più conta è che lo stipendio aumenterà da 1,8 milioni netti a quota 4. 

riconoscimento

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Per la stagione in corso, per la verità, la partenza sarà più bassa, intorno ai 3,5 milioni. Poi dal 2024-25 si toccherà quota 4 di base fissa, bonus esclusi. È un salto in avanti importante. Ed è l’ennesima dimostrazione del cambio di status dell’esterno, considerato dall’Inter ormai come uno dei giocatori top della rosa. In fondo, la prova è anche nella scadenza lunga già esistente: il nuovo accordo non era certo un’esigenza legata ai tempi, ma più che altro c’era la volontà della società (e ovviamente quella del giocatore) di adeguare l’ingaggio al livello di prestazioni raggiunte. Non tutto è stato ancora definito, ma siamo alle rifiniture. Comunque importanti, benintesi: ecco perché sarà necessario un nuovo vertice tra Inter e Roc Nation. Ma non è immaginabile che a questo punto la trattativa si blocchi e si arrivi a un nulla di fatto. Anche perché le premesse erano più che positive. E, come spiegato, non c’era un’urgenza temporale a pressare in una direzione piuttosto che in un’altra. Dimarco e l’Inter si vogliono e si vogliono felici. E così sarà. 

margini

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L’Inter è attenta in questo momento al discorso rinnovi. Di Mkhitaryan – quella sì un’urgenza temporale – parliamo nel pezzo a fianco. L’a.d. Marotta e il d.s. Ausilio hanno margini di manovra in questa direzione. Il monte ingaggi della scorsa stagione – 132 milioni lordi, escluso lo staff tecnico – è stato ridotto di circa il 12%. C’è spazio per reimpiegare parte di quelle risorse per adeguare alcuni vecchi accordi. È anche un modo di riconoscere ai giocatori che c’erano la scorsa stagione il cammino straordinario avuto in Champions League. Dimarco è un riferimento di questa Inter. Di lui un certo Roberto Carlos recentemente ha detto: “È uno dei migliori terzini sinistri del mondo”. Ed è una delle fonti di gioco più sfruttate dalla squadra di Inzaghi. La sua crescita è stata esponenziale, lo stipendio viaggia di conseguenza. E neppure l’arrivo di Carlos Augusto ne ha messo in dubbio la titolarità, perché l’azzurro sa garantire con Bastoni e Mkhitaryan, sul centrosinistro, una specie di gabbia nella quale finiscono in trappola quasi tutti gli avversari. 

poi gli altri

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Dimarco è l’antipasto di quanto avverrà anche con Dumfries e, soprattutto, Lautaro. Né per l’olandese (2025) né per il capitano (2026) il nodo è la scadenza, quanto l’ingaggio. L’Inter vuole continuare su questa strada, pur nel rispetto degli equilibri di spogliatoio. A Dumfries va riconosciuto il merito di essersi rialzato dopo una seconda parte della scorsa stagione molto negativa. Lautaro è invece destinato a diventare in assoluto il giocatore più pagato della squadra e almeno alla pari con gli altri top della Serie A. Ogni cosa a suo tempo. Questo è quello di Dimarco, che ha già la penna in mano per firmare fino al 2028. E l’idea che sia un calciatore cresciuto in casa non fa che rafforzare la voglia del club di trattenerlo a Milano. Perché, per dirla come la pensano i dirigenti nerazzurri, se qualità tecnica fa rima con passaporto italiano, tanto meglio per tutti.





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