GdS – Juve, Giuntoli e gli esuberi: chi sono e dove possono andare

GdS – Juve, Giuntoli e gli esuberi: chi sono e dove possono andare

2023-07-05 10:58:29 L’autorevole rosea:

Piazzato Kulusevski, i bianconeri devono cercare una destinazione a chi non fa parte del progetto ma anche fare cassa valutando rinunce dolorose. Il nuovo ds l’ha già fatto a Napoli

Cristiano Giuntoli sa come si fa. Arriva in corsa su una macchina che già prima del suo arrivo è partita per piazzare quanto prima e quanto meglio gli esuberi con Giovanni Manna, che operativo era e operativo rimane con le nuove dinamiche interne, pronto a infittire il dialogo con i club di Premier nelle prossime ore. Ma resta un valore aggiunto le dote in materia che porta l’arrivo di Giuntoli, che ha dimostrato a Napoli di saper piazzare con profitto giocatori che non fanno parte del progetto, grazie anche ai rapporti con i procuratori (da Mendes in giù) per trovare destinazioni che non c’erano nei campionati giusti. E ha dimostrato anche, Giuntoli, di saper rinunciare – per scelta o per opportunità di mercato – a chi del progetto faceva parte, ma senza farli rimpiangere: con le scelte giuste per la ripartenza. 

LE CESSIONI

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La cessione di Kulusevski ha già aperto con la nota giusta l’estate delle cessioni: 30 milioni, da aggiungere ai 10 già incassati col prestito. A 30 è fissato l’inizio dei ragionamenti (è poi da vedere dove arrivano) anche per la cessione di Weston McKennie, che la vetrina Premier non se l’è giocata benissimo e questo non aiuta, per un interesse al momento circoscritto a Turchia (Galatasaray) e Bundesliga (Dortmund). Si punta a quota 20 milioni dall’uscita di Denis Zakaria, per cui si è parlato di West Ham. Si punta all’uscita e basta, in prestito (solo per alleggerire il monte ingaggi) perché la cessione porterebbe una corposa minusvalenza, per Arthur: l’idea Brighton è vecchia ormai di un paio di settimane, c’è gradimento per la Spagna, torna d’attualità la Turchia e ogni tanto emerge il Brasile… Ma denari ci si aspetta che arrivino anche dalla cessione di Luca Pellegrini, nell’ordine della decina di milioni, e di quella probabile di Iling, se le offerte saranno nell’ordine della ventina di milioni. 

MA NON SOLO

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Diverso il ragionamento che fa considerare la posizione di alcuni senatori. Perché non c’è dubbio che, in un momento di spending review per ripartire con più spazio possibile, abbiano un peso fuori dal tempo i contratti da 12 milioni lordi di Szczesny e Bonucci e quello da 11 lordi di Alex Sandro. Si parla di risparmi strutturali, a cui si aggiungerebbero anche notevoli benefici di cassa mettendo sul mercato chi era arrivato come pilastro di un nuovo ciclo tecnico e ora può portare un tesoretto con cui rifondare: le richieste per Vlahovic sono fissate a 80 milioni, quelle per Chiesa a 60, quelle per Bremer a 50. Poi a tirare la corda del mercato si può finire più vicini o più lontani, ma nell’estate in cui ripensare il progetto con un occhio ai conti (senza correttivi, sarebbe un rosso annunciato da 120 milioni, più gli 80 di mancati introiti Champions) almeno uno o due di queste rinunce eccellenti paiono inevitabili. Ma anche in questo Giuntoli a Napoli ha dimostrato di sapere come si fa.





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