GdS – Un Milan all’attacco: Chukwueze e Leao dribbling e assist, nuovi gol da Pulisic e Okafor

GdS – Un Milan all’attacco: Chukwueze e Leao dribbling e assist, nuovi gol da Pulisic e Okafor

2023-08-05 10:16:24 Continuano i commenti sui social network a seguito dell’ultima notizia riportata dalla rosea:

Giroud non sarà solo. Da domani Pioli li avrà tutti insieme a disposizione. A Milanello nascerà un nuovo Diavolo in fase offensiva, con varietà di soluzioni

Alessandra Gozzini

La solita girata di Giroud e una pennellata di Luka Romero, uno dei nuovi creativi della trequarti rossonera. La produzione offensiva degli attaccanti milanisti nelle tre partite americane si esaurisce qui: Olivier per l’1-2 alla Juventus (che la ribalterà ai rigori) e l’argentino nel 2-0 al Real (che rimonterà ancora prima del 90’). Per dire, la difesa è stata altrettanto prolifica: ha portato al gol Tomori con il Madrid e Thiaw contro la Juve. Uno dei nodi che Pioli vuole sciogliere riguarda l’attacco: contro difese chiuse e schierate il Milan fatica a trovare spazi e aprire le linee avversarie. Il mercato gli ha consegnato le chiavi: l’imprevedibilità di Chukwueze, la classe di Pulisic, le fughe in velocità di Okafor. Pezzi di un nuovo puzzle che Pioli metterà insieme con il tempo: solo da domani l’allenatore li avrà tutti disponibili a Milanello. Dopo due giorni di relax seguiti alle fatiche americane la squadra riprenderà la preparazione: servirà ad Okafor per essere finalmente pronto a giocare i primi minuti rossoneri nelle prossime amichevoli (in America ha fatto lo spettatore) e a Chukwueze per conoscere i nuovi compagni. Samu si è allenato da solo perché i tempi tecnici non consentivano di volare in America: è a Milanello che ha preparato il nuovo decollo.

gemelli

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Chukwueze e Leao sono le ali che dovranno far volare il Milan: se la squadra prima pendeva a sinistra dalla parte di Rafa, il mercato ha riequilibrato i pesi sulle fasce. Samu non tiene solo il conto dei dribbling: 88 nella scorsa stagione, terzo “dribblomane” della Liga. Quando attacca sulla fascia è lecito aspettarsi che dopo una finta all’avversario arrivi direttamente in porta: ha fatto tredici nella stagione scorsa, quanti i gol segnati tra campionato, Conference League e coppe nazionali. Soltanto tre meno di Leao, che ha messo la firma su quindici reti dell’ultima Serie A e un autografo in Champions. Per la prossima stagione Rafa ha un obiettivo ancora più ambizioso: “Arrivare a quota venti”. Pioli intende sostenerlo e anche per sfruttarne tutto il potenziale pensa a un Milan sempre più aggressivo: il 4-3-3 avvicinerebbe gli esterni d’attacco alla porta, volessero tentare la conclusione personale, ma anche più vicini al centravanti, se invece scegliessero di servirlo con un assist. La certezza infatti resta sempre lì, a centro area: Olivier Giroud, unico titolare in gol in America. Un solo numero preoccupa il Milan, quello che indica l’età: a fine settembre Giroud compirà trentasette anni. E nel frattempo aumenta anche il conto delle partite di alto livello: da agosto in poi il Milan correrà per raggiungere i traguardi prefissati tra campionato, Coppa Italia e Champions. Non può pensarci sempre lui: Olivier ha bisogno di una spalla a cui appoggiarsi, un compagno fidato a cui poi lasciare l’area in eredità. Il club ha scelto di puntare su Noah Okafor: prima avversario in Salisburgo-Milan (finta a Kalulu e palla tra le gambe di Maignan) e oggi alleato. Non ancora da prima linea: l’anno scorso è arrivato a dieci gol, tra i sette del campionato austriaco e i tre di Champions. Nella stagione precedente il record personale di marcature: 14. Buoni numeri, ma non ancora quote da classifica cannonieri. Intanto permetterà all’attacco rossonero una terza opzione: non più solo con Giroud unico riferimento (nel 4-3-3 o nel 4-2-3-1), ecco anche uno schema a due punte in cui Noah si dividerà i compiti con Olivier. L’altro centravanti in rosa è Lorenzo Colombo: da capire se ne farà parte anche a fine mese.

spirito

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La tattica non dice tutto: è lo spirito della squadra che dalla prossima stagione sarà più aggressivo. Un Milan d’assalto, offensivo per indole. A suggerire non ci sarà più Kessie (un mediano di rottura, come nell’anno scudetto) e neppure Krunic (arretrato in regia), tantomeno De Ketelaere. Ci sarà Christian Pulisic, che ha già dato dimostrazione del suo talento. Con il Chelsea in Premier ha segnato negli anni 9, 4, 6 e 1 gol nell’ultima stagione, negativa per tutta la squadra. Nel Milan vorrà rilanciarsi anche sottoporta. Già così il conto dei gol sale: nella scorsa stagione si era fermato alla rete di Ibra, alle due di Origi e alle tre di Rebic. Più gol, più varietà di soluzione e un gioco sempre più europeo, votato al dominio: è così che Pioli va all’attacco della nuova stagione.





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