Grande Torino acquistato: perché Michele Uva ritiene sia la mossa giusta

Grande Torino acquistato: perché Michele Uva ritiene sia la mossa giusta

Michele Uva, il direttore di “Football & Social Responsibility” della UEFA, è uno dei manager sportivi più importanti in Italia ed è attualmente a Manchester per discutere il progetto di ristrutturazione del City of Manchester Stadium. Uva ha recentemente pubblicato un libro, intitolato “Soldi vs Idee”, che tratta del calcio del futuro e delle sue strutture. Stefano Lo Russo, il sindaco di Torino, e Urbano Cairo, il presidente del Torino FC, sono pronti a discutere il tema degli stadi a breve. Il club granata desidera poter mettere concretamente mano al loro stadio, il “Grande Torino”, come proprietario e non solo come ospite della città.

Secondo Uva, la parola chiave per i nuovi impianti o per le ristrutturazioni di quelli esistenti è “smart”. Le strutture devono essere fatte su misura dalle società, tenendo conto della sostenibilità, dell’economicità, del rispetto per l’ambiente e della socialità. “Lo stadio è per tutti: per i diversamente abili e anche per chi non si può permettere un biglietto da 100 euro”, afferma Uva.

Il Toro sta iniziando a riflettere su questo tema e Uva sostiene che fa bene, poiché tutte le società italiane dovrebbero farlo. Anche impianti più piccoli di 4.000 posti dovrebbero essere smart e moderni, con un wi-fi che funzioni, bagni confortevoli e accessibilità senza sforzi ed essere casa per tutti.

Uva ritiene che la storia e l’innovazione siano concetti coniugabili. In ogni caso, preferisce la modernità perché non si deve essere imprigionati dal passato ma guardare al futuro. Non esiste un modello di stadio dal quale il Toro dovrebbe partire, poiché ogni impianto è su misura. La priorità è creare stadi sostenibili e fruibili a distanza di 20 anni: i grandi progetti nascono così. Il Toro deve fare lo stadio del Toro, non quello degli altri.

Il tema dell’ostacolo burocratico nella costruzione di nuovi impianti sportivi in Italia viene sollevato. Uva ritiene che bisogna avere competenze tecniche e una grande volontà di fare le cose. Si possono studiare i casi di Frosinone, Udinese, Atalanta e Juventus, ma tutto parte dalla volontà di perseguire l’obiettivo.

Infine, il libro di Uva si intitola “Soldi vs Idee” e, per lui, chi vince la partita sono sempre le idee, poiché possono creare valore sociale, economico e ambientale. Lo stadio deve essere un esempio di come le idee possano creare valore e essere la casa per tutti.

Iniziano a delinearsi le prime riflessioni del Toro sul tema degli stadi, ma la strada verso un nuovo impianto è lunga e tutta da percorrere.



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Redazione di JustCalcio.com, 2023-03-15 15:22:00.