I lupi non venderanno Cunha a gennaio, dice O’Neil

I lupi “sicuramente non” venderanno l’attaccante Matheus Cunha a gennaio, afferma l’allenatore Gary O’Neil.

Cunha, 25 anni, è stato in forma ispiratrice negli ultimi tempi, segnando sei gol nelle ultime otto presenze mentre i lottatori della Premier League hanno vinto le ultime due partite.

L’ex Atletico Madrid attirerà senza dubbio l’attenzione, ma O’Neil non ha dubbi che possa essere un obiettivo dei club a gennaio.

Ha detto: “Non c’è alcuna preoccupazione da parte mia. Voglio che giochi al meglio e voglio che tutti nel mondo lo vogliano.

“Il mio lavoro è aiutare Matheus a esibirsi al massimo livello possibile, quindi nessuna preoccupazione.

“Il nostro rapporto e la sua comprensione di ciò che stiamo cercando di fare qui è eccezionalmente buono, quindi non prevedo che ci saranno problemi a gennaio con Matheus Cunha.

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— Lupi (@Lupi) 27 novembre 2024

“Per quanto riguarda il contratto, lo lascerò al club. Ci concentriamo davvero, Matheus compreso, sulla partita di domani e ci assicuriamo di essere nella forma migliore per battere il Bournemouth”.

Alla domanda se ci fosse una situazione in cui una risposta a una richiesta per Cunha sarebbe tutt’altro che “no”, O’Neil ha risposto: “Matheus non partirà a gennaio, sicuramente no”.

Sabato i Wolves affronteranno il Bournemouth. La squadra di O’Neil ha vinto le ultime due partite di Premier League, tante quante nelle 22 precedenti (P5 S15).

Lemina dietro?

Hanno Pablo Sarabia, Craig Dawson e Santiago Bueno tornati da un infortunio, ma il centrocampista Mario Lemina potrebbe partire in difesa dopo aver riempito bene contro il Fulham.

“Penso che possa giocare lì, è stata una discreta scoperta per noi, con l’infortunio di Yerson Mosquera e alcuni altri fattori che ci hanno portato ad essere un po’ corti in quella zona”, ha detto O’Neil.

“Sapevamo tutti che avrebbe potuto sicuramente giocare lì in cinque, ma essere bravo come era in una coppia di soli due difensori centrali è stato davvero impressionante. Ovviamente queste cose si vedono in allenamento, ma in una partita di Premier League è molto diverso”.