Il pomeriggio teso di Hermoso contro il Cagliari: “Tua madre deve morire”

lLa Roma perde per la seconda giornata consecutiva contro il Cagliari e si allontana dalla leadership della Serie A dopo la vittoria di Inter e Napoli. Gli uomini di Gasperini si disperano contro una delle squadre più fisiche e difensive del campionato. MArio Hermoso è stato lo specchio dei giallorossi, apparsi molto nervosi nel finale e al centro dei due scontri avvenuti nel match.

I protagonisti erano Michael Folorunshocentrocampista del Cagliari e noto tifoso della Lazio, e Mario Hermoso, quello nel 77′dopo un possibile rigore su Palestra per il Cagliari, Si sono scambiati una serie di insulti ripresi dalla telecamera.“Tua madre se la scopa, il fottuto re di tua madre deve morire”. Sono stati questi gli insulti che Folorunsho ha rivolto all’ex Atlético, che ha dovuto essere trattenuto dai compagni affinché la vicenda non degenerasse.

L’arbitro che a quel tempo era lontano dalla zona, Ha scelto di mostrare il cartellino giallo a entrambi i giocatori per cercare di calmare gli animi.Pochi minuti dopo, però, Hermoso è nuovamente al centro delle polemiche. Con Michael Folorunsho a terra, Palestra ha deciso di portare la palla a bordo campo per richiedere assistenza medica, ma Mario Hermoso ha impedito che la palla uscisse per provare a continuare il gioco, che non è finito nel nulla. I giocatori del Cagliari si avventano sullo spagnolo, che rischia l’espulsione e alza la temperatura della partita che il Cagliari finisce per vincere.

Le scuse di Folorunsho

Nel post partita, il giocatore del Cagliari ha voluto scusarsi con una story su Instagram: “Solo dopo la partita ho rivisto le immagini di quanto accaduto e non posso fare altro che chiedere perdono. In campo l’adrenalina ha avuto la meglio e ad un’offesa ho risposto con un’altra. Chiedo scusa a chi si è sentito offeso”. Il centrocampista italiano, ripreso dalle telecamere mentre insultava Hermoso, potrebbe sfuggire a un’eventuale sanzione, poiché l’Italia sottolinea che il Codice di giustizia sportiva non può utilizzare immagini televisive per sanzionare il calciatore.