Il tempo di gioco è ancora un problema per il calcio

Il tempo di gioco è ancora un problema per il calcio

2023-02-17 07:20:23 Lettori di JustCalcio.com, vi riportiamo in versione integrale l’ultima notizia sulla serie A pervenuta in redazione:

Hcirca un anno fa, Al MARCA abbiamo alzato le sopracciglia su quanto poco si giocasse a calcio nei cinque campionati maggiori e, soprattutto, in Spagna. Ora, abbiamo voluto verificare se c’è stato qualche cambiamento -in meglio o in peggio- in questo senso, sia in termini generali che a livello di squadra e -questo è importante sottolinearlo- in contemporanea con la stagione.

Durante i Mondiali in Qatar, gli arbitri sono stati invitati a prolungare spudoratamente tutto ciò che era necessario. Abbiamo avuto modo di vedere sconti di 14 minuti. Sembrava che ci fosse una nuova tendenza, anche se non era la soluzione perfetta. Ma la Coppa del Mondo è stata un’isola. Nelle competizioni di campionato, quelle che scandiscono lo svolgimento della stagione, poco o nulla è cambiato.

Il calcio continua con lo stesso problema, almeno nei cinque maggiori campionati. Inoltre, in tre di essi -Francia, Italia e Germania- è diminuito. In Ligue 1 è ancora dove si gioca di più, ma è scesa dal 58,52% al 57,86%. Anche la Bundesliga (dal 56,89% al 55,73%). La serie A ha registrato il calo maggiore (dal 57,49% al 55,66%).

Tempo di gioco effettivo 2022-23. 02. Tutte le partite dei cinque maggiori campionatiGrafica: T. Alhambra. Fonte: OPTA

Il Premier resiste, ricalcando praticamente la sua percentuale. Nel frattempo, LaLiga, è ancora in linea. Sì, è vero che è l’unica che è salita, seppur in modo quasi impercettibile, dal 54,84% al 54,43%. Ma è dove c’è ancora meno tempo effettivo nonostante sia quello con la più alta media di minuti totali nelle sue partite.

Minuti effettivi per squadre

Psg e Manchester City Sono ancora i club nelle cui partite si giocano in media più minuti e mantengono circa gli stessi minuti. La percentuale effettiva nelle partite della squadra francese si aggira intorno al 63,4% e in quelle degli inglesi al 62,1%.

Tempo di gioco effettivo 2022-23. 03. Interruzioni e giochi più lunghiGrafica: T. Alhambra. Fonte: OPTA

Sette squadre si ripetono dalle prime 10tra quelli che c’è il Real Madrid, che sale al sesto posto, anche se il suo tempo di gioco effettivo scende leggermente, dal 60,4% al 59,4%. Ancora una volta i bianchi sono l’oasi della Liga, visto che la prossima lo è il Barcellona -di nuovo-, sebbene gli azulgranas pVanno dalla posizione 54 alla 32. La filosofia del tocco di Xavi lo ha aiutato a giocare nelle sue partite ora il 58,6% invece del 56,5%. Sono altri due minuti.

Ancora una volta sono i fan del Ligue 1 quelli che si godono più minuti. Sei dei suoi club sono tra i primi 10 e metà del campionato sono tra i primi 20.

In coda ci sono di nuovo diversi spagnoli. Lui Valencia, nonostante abbia cambiato allenatore in estate, continua ad essere quello che gioca meno tempo nonostante sia salito di un punto (dal 49,5% al ​​50,5%). L’anno scorso è stato accompagnato da Rayo, Maiorca e Granada. Ora ripeti il ​​​​set Vallecano. Tutti hanno aumentato il loro tempo di gioco effettivo, ma continuano a mostrare il problema che esiste in LaLiga. Quattro club occupano le ultime 10 posizioni.

Tempo di gioco effettivo 2022-23. 04. Classifica in percentuale della differenza di tempo effettiva durante una partita rispetto alla scorsa stagioneGrafica: T. Alhambra. Fonte: OPTA

Tuttavia, e questo è ciò che è interessante, in Maiorca può sentirsi soddisfatto a questo proposito, dal momento che i vermigli lo sono la squadra che ha aumentato maggiormente il proprio tempo effettivo. È aumentato del 4,17% che, tradotto in minuti, significa 4:18. Per contestualizzare, la seconda che è salita di più è Lorient, con il 2,87%anche se nelle loro partite viene giocato il 60,5%.

Un’altra squadra francese è quella che rappresenta il maggior calo. Le parti di Brest sono stati ridotti di più di quattro minuti (a -4,58%). Il podio è completato da due italiani: Lazio (-4,13%) e Milan campione in carica, che mostra il suo declino in questa stagione (-4,01%).

interruzioni

Un’altra questione importante era vedere l’evoluzione delle interruzioni. In questo caso, sorprendentemente sono state ridotte in tutte le competizioni tranne la Serie Ache è aumentato da quasi 94 a partita in media a 99. In Francia, Germania e Spagna sono i paesi in cui è sceso di più: rispettivamente da 95 a 93 e da 101 a 99. Nel La Premier ha fatto meno di un punto ma è ancora in testa.

Per squadre, il leccese Occupa il posto che un anno fa era per Colonia. Nelle partite italiane ci sono 111 interruzioni in media a partita. Sul fronte opposto, non sono più quelli del City chi meno interruzioni sono prodotti. sono quelli di Real Madrid, con 86.

Un lungo cammino

È chiaro, quindi, che sebbene ci sia una timida intenzione di cambiare, al calcio bisogna dare più tempo. In appena un anno non ha avuto il tempo di evolversi abbastanza per battere il tempo. C’è qualche germoglio verde. Dovrà continuare ad annaffiarlo.


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