Juve: a rischio il patto Agnelli-Elkann, ecco quanto costa liquidare Andrea da Exor | Primapagina

Juve: a rischio il patto Agnelli-Elkann, ecco quanto costa liquidare Andrea da Exor | Primapagina

2023-01-07 11:30:00 Fa notizia quanto riportato poco fa da Calciomercato.com:

Una questione di famiglia. Le dimissioni del presidente Andrea Agnelli dopo il terremoto che ha travolto la Juventus vanno oltre l’inchiesta giudiziaria. Negli ambienti vicini alla famiglia si definisce il clima tra Andrea e John Elkann disteso e collaborativo: nessuno strappo, si racconta, né evidenze che il destino dei due cugini possa separarsi. 

IL PUNTO – La società di famiglia, la Giovanni Agnelli Bv traslocata in Olanda quattro anni fa, vede la Dicembre (la società che fa capo agli eredi di Giovanni Agnelli e controllata da John Elkann) ferma al 38% del capitale. Nel frattempo il ramo della sorella Maria Sole ha sorpassato quello di Andrea (erede di Umberto) come secondo azionista della holding: 12,32% a 11,85%. 
Andrea ricopre ancora altre due cariche di prestigio: è presente nel board di Exor e, dopo essere stato consigliere di Fiat (poi diventata Fca), oggi è l’unico esponente della dinastia che siede insieme a John Elkann nel board di Stellantis. 

GLI SCENARI – Le dimissioni dalla presidenza della Juventus aprono il tema della sua ricollocazione in una delle tante caselle che gestiscono le partecipate di Exor. Ma, se non si trovassero soluzioni condivise, Andrea Agnelli potrebbe decidere di uscire dalla società di famiglia, magari per permettere al figlio di Umberto di finanziare altre iniziative personali come la holding di investimenti, Lamse. Secondo quanto ricostruito da Il Sole 24 Ore in edicola oggi, la valutazione della Giovanni Agnelli Bv è pari a 7,8 miliardi di euro e quindi l’eventuale liquidazione di Andrea Agnelli sarebbe pari a 924 milioni di euro, mentre il pacchetto in mano alla Dicembre di John Elkann vale 2,9 miliardi di euro. Tuttavia l’impressione è che un’uscita integrale e improvvisa sia di difficile attuazione, piuttosto c’è chi ipotizza un disimpegno graduale che potrebbe coprire un arco di tempo più ampio. 
 





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