Juve, chiusa l’indagine sulle plusvalenze: accusa di falso in bilancio, respinti gli arresti domiciliari chiesti per Agnelli. CR7 non si presenta | Primapagina

Juve, chiusa l’indagine sulle plusvalenze: accusa di falso in bilancio, respinti gli arresti domiciliari chiesti per Agnelli. CR7 non si presenta | Primapagina

2022-10-24 22:20:00 Continuano i commenti sui social network a seguito dell’ultima notizia riportata da CM.com:

Avvisi di garanzia per i vertici societari della Juventus. La Procura della Repubblica di Torino ha notificato la conclusione delle indagini preliminari (nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte plusvalenze false iniziata nell’estate del 2021) ai membri del Consiglio d’Amministrazione, ai componenti del collegio sindacale, al revisore legale del club bianconero e a “dirigenti con responsabilità strategiche”. In tutto sono 16 indagati: per alcuni di loro erano state chieste misure cautelari personali, tra cui il sequestro conservativo o preventivo, ma il giudice per le indagini preliminari le ha rifiutate. In particolare quella degli arresti domiciliari per il presidente Andrea Agnelli non ravvedendo pericoli di fuga, reiterazione di reato e inquinamento delle prove. 

CR7 – La Procura aveva convocato Cristiano Ronaldo attraverso una rogatoria internazionale, ma l’attaccante portoghese del Manchester United non si è presentato: i suoi legali hanno fatto sapere che non avrebbe discusso dei suoi stipendi. 

L’ACCUSA Tra i reati contestati anche il falso nelle comunicazioni rivolte al mercato, trattandosi di una società quotata in Borsa a Piazza Affari. Secondo la procura, le prove fin qui raccolte consentono di delineare “un’attività di alterazione delle poste di bilancio (e quindi dei risultati di esercizio) quale conseguenza, in primo luogo, di un anomalo ricorso ad operazioni di scambio dei diritti alle prestazioni sportive di un elevato numero di atleti, operazioni, per altro, nel complesso distoniche nel panorama nazionale”. Gli investigatori sostengono che queste operazioni di scambio sono state “concluse a valori stabiliti dalle parti in modo arbitrario e con lo scopo di far fronte alle necessità di bilancio del momento: tali operazioni sono state ritenute fittizie, anche alla luce del contenuto di conversazioni registrate nel corso delle indagini”. 

IL TAGLIO COVID AGLI STIPENDI – Sotto la lente dei pm anche la “manovra stipendi”, quella con cui la società ha messo in sicurezza i conti durante la prima fase della pandemia di Covid-19: “Sussistono concreti elementi per ritenere che i calciatori, in accordo con la società, abbiano rinunciato a percepire una sola mensilità e non quattro, come per contro comunicato da Juventus Fc nel marzo 2020. Le restanti tre mensilità, in ipotesi di accusa, non sarebbero state oggetto di rinuncia, bensì di differimento a esercizi successivi”. La “seconda manovra stipendi”, invece, fa riferimento alle “scritture private” tra società e calciatori, che hanno oggetto “accordi individuali di riduzione stipendiale per le mensilità marzo-giugno 2021″ e che differiscono da quelle depositate in Lega”. 

Tutta la Serie A TIM è solo su DAZN con 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva a giornata. Attiva ora il tuo abbonamento.





Vai alla fonte di questo articolo