La dolce sbornia del Siviglia e la sfida del Betis per suggellare una terza presenza in Europa

La dolce sbornia del Siviglia e la sfida del Betis per suggellare una terza presenza in Europa

Riportiamo fedelmente quest’ultima notizia pubblicata pochi minuti fa sul web, sul giornale iberico Sport:

20/05/2023 alle 21:30

CEST


Il popolo di Siviglia arriva dopo aver sconfitto la Juventus e superato la finale di Europa League

I Verdiblancos, sesti in classifica, devono vincere per certificare il passaggio in Europa

Siviglia e Betis risolvono questa domenica un nuovo duello di massima rivalità che paralizza, a volte, una città del calcio, doppia e ‘cainita’ per eccellenza, un derby in grande stile in cui sono in palio posti europei tra i dolci postumi del Sivigliadopo aver raggiunto giovedì la loro settima finale di Europa League, e la sfida dei béticos per suggellare virtualmente la loro terza presenza nei tornei continentali.

Arriva questo derby al Ramón Sánchez-Pizjuán La squadra del cileno Manuel Pellegrini in sesta posizione con 55 puntiancora alla ricerca di Real Sociedad e Villarreal e ad un passo dal firmare il proprio passaporto per l’Europa, e con quello di un’altra ‘vecchia volpe’ del calcio, José Luis Mendilibar, decimo, a 8 punti dal Betisma solo uno dal settimo che gli darebbe il pass per un torneo europeo via Lega.

Anche così, il cosiddetto ‘derby dei derby’ È stato anche in qualche modo sovrapposto ed eclissato dalla nuova impresa del Siviglia nel suo torneo fetishl’Europa League/Coppa Uefa, perché giovedì ha allargato il suo mito in quella che considera la sua competizione, di cui è il re con 6 titoli, battendo la Juventus (2-1) e accedendo alla sua settima finale, il 31 maggio a Budapest.

A conquistare il successo e sfiorare nuovamente l’argento nella capitale ungherese, il riscattato Sevilla de Mendilibar, con 8 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta tra tutte le competizioni, si prenderebbe il premio in più di essere per la quarta stagione consecutiva in Champions Leaguema il tecnico basco, uomo solido, umile e di buon senso, Continua nei suoi tredici a continuare il gioco d’ora in poi, per guardare sempre al prossimo appuntamento, senza sprecare energie in ipotesi.

È ovvio che il calcio morale, la forza mentale acquisita dai Nervionensi, tDopo essere andato a un’altra finale, lasciando nel fosso due ‘rivestimenti’ come Manchester United e Juventusè un vantaggio per i sivillisti quando si tratta di affrontare la partita più attesa dai tifosi delle due rivali sivigliane, e Mendilibar confida in questo affinché l’usura fisica sia sostituita da detto fattore emotivo.

Il biscagliano ha avuto solo due giorni per preparare il derby e appena un allenamentoquesto sabato, perché venerdì la sua squadra ha svolto un lavoro di recupero in palestra, al contrario del Betis di Pellegrini, che, dopo aver battuto il Rayo (3-1) lunedì e aver collezionato due successi dopo lo 0-1 di Bilbao, ha avuto una settimana pulita, da martedì.

Anche così, il cileno ha fatto notare che giocare giovedì e domenica si fa sempre notare, tranne che in partite speciali come il derby, con quello che attende un Siviglia “molto competitivo”. e chi non sarà influenzato dalla fatica fisica.

Questo fatto, però, sembra condizionare l’undici del Siviglia, con il presumibile riserbo di titoli indiscutibili che Giovedì sono finiti esausti come Jesús Navas, gli argentini Marcos Acuña o Lucas Ocampos, il brasiliano Fernando, Óliver Torres o il marocchino En-Nesyrianche se Mendilibar non dovrebbe fare massicce rotazioni perché, inoltre, come ha riconosciuto, tutta la sua squadra vuole giocare il derby.

Certo è che il serbo Dmitrovic, titolare in campionato, sostituirà il marocchino Bono e l’argentino Montiel e il brasiliano Alex Telles formerebbero una retroguardia con il francese Badé e questa volta l’olandese Rekikdi Navas e Acuña, passando il serbo Gudelj al centro di Fernando per accompagnare il senegalese Pape Gueye, non tesserato in Europa, come il messicano Tecatito Corona, e quindi con più freschezza.

Restano infortunati due difensori centrali, il brasiliano Marcao e il francese Nianzoue il centrocampista Joan Jordán, e un’altra domanda è se Rakitic ricomincerà insieme agli attaccanti argentini Erik Lamela e Papu Gómez, o sarà ancora Bryan Gil nell’undicesimo per far riposare il croato, con l’assoluta certezza di Rafa Mir al punta dell’attacco.

Al Betis, che con le sue due vittorie consecutive contro Athletic Club e Rayo si è ripreso dopo una piccola flessione, Pellegrini Ha solo due perdite per infortunio, il difensore centrale Víctor Ruiz e il noto centrocampista francese Nabil Fekire recupera un uomo chiave nelle retrovie come l’italo-brasiliano Luiz Felipe così che si formi nel suo asse con l’argentino Pezzella.

Sembra che Il cileno Claudio Bravo continuerà tra i pali, a scapito del portoghese Rui Silva, ma anche del senegalese Sabaly e delle giovanili Miranda sulle fasce; con l’argentino Guido Rodríguez, in gran forma, e il portoghese William Carvalho al centro; un tridente offensivo con Rodri o il brasiliano Luis Henrique, Canales e Ayoze; e il ritorno di Borja Iglesias al vertice, al posto del brasiliano Willian José, molto irregolare contro il Rayo.

Non mancheremo di aggiornarvi in caso di ulteriori sviluppi sulla vicenda.



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