La Federazione italiana convoca la Juve a un nuovo processo

La Federazione italiana convoca la Juve a un nuovo processo

Calcio italiano:

19/05/2023 alle 20:46

CEST


In questo caso, relativo alle manovre salariali del club torinese con alcuni giocatori e pagamenti sospetti agli agenti

“Il Procuratore Generale ha deferito la Juventus al Tribunale Nazionale Federale -Sezione Disciplinare-, per la responsabilità diretta e obiettiva degli atti e dei comportamenti dei suoi dirigenti”, si legge nel comunicato.

La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) Venerdì ha convocato la Juventus per un nuovo processo diverso dal “caso di plusvalenze” che ha sottratto 15 punti in Serie A, relativi in ​​questo caso al manovre salariali del club con determinati giocatori durante la pandemia, pagamenti sospetti ad agenti di giocatori e accordi segreti con altri club italiani.

Fermo restando l’incertezza sull’arrivo di una riformulazione della sanzione dei punti -per la ‘causa plusvalenze’-, che in prima istanza era 15 ma alla fine potrebbe rimanere a 9cosa che non dovrebbe essere ritardata oltre il 22 maggio, la Juventus deve già prepararsi per un nuovo processo.

In questo caso, le ragioni di ciò giacciono principalmente nell’altra parte della “Prism Investigation”: le manovre salariali del club italiano con alcuni giocatori durante la pandemia. Tuttavia, non è l’unica ragione.

L’avviso:

Lo ha riferito questo venerdì il FIGC con un comunicato in cui spiega tutte le ragioni del nuovo processo:

“Il Procuratore Generale ha deferito la Juventus al Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare -, per responsabilità diretta ed oggettiva degli atti e dei comportamenti dei propri amministratori; tra questi Andrea Agnelli (allora Presidente), Pavel Nedved (Vice Presidente), Fabio Paratici (Direttore Sportivo), Federico Cherubini (Responsabile Squadre Calcio e Aree Tecniche), accusati di aver violato l’art. 4 del Codice dello Sport per vari atti e comportamenti riconducibili a 4 diversi aspetti oggetto di indagine: la manovra salariale per la stagione 2019-20; quello della stagione 2020-21; accordi con procuratore e gemellaggi con altri club“, ha riferito la FIGC.

In merito alla manovra salariale degli esercizi 2020 e 2021, Andrea Agnelli, Fabio Paratici e Pavel Nedved “sono sotto accusa” per aver presentato alla Serie A gli accordi per la riduzione dello stipendio di 4 mesi (marzo, aprile, maggio e giugno 2020) di 21 giocatori (tra loro Paulo Dybala e Cristiano Ronaldo) e non presentando gli accordi di recupero per 3 delle 4 mensilità rinunciate (aprile, maggio, giugno 2020), cosa illegale in quanto doveva essere inclusa nel bilancio dell’anno e che ha permesso al club di alleviare la propria situazione finanziaria in modo “fittizio” durante la pandemia.

Inoltre, la FIGC sottolinea che nel 2021 è stato realizzato “sapendo che non ci sarebbe un’effettiva riduzione degli stipendi, poiché gli stessi importi verrebbero corrisposti agli stessi calciatori nelle stagioni sportive successive, come già concordato tra le parti tramite trattativa privata non comunicata“, cosa che è venuta alla luce con gli accordi che sono stati pubblicati da Dybala e Ronaldo, ma secondo il rapporto dell’ente sportivo non sono stati gli unici casi.

In caso di accordi con agenti, la FIGC ha riferito che ‘Juve’ avrebbero pagato agenti per trasferimenti di giocatori in cui non sono nemmeno intervenuti oppure come risarcimento con l’agente per la trattativa di un altro calciatore all’epoca dei fatti minorenne (per il quale, quindi, nessun compenso potrebbe essere pattuito).

In questo senso, i trasferimenti di Leonardo Spinazzolla a Roma; quello di Kaly Senè al Basilea o al rinnovo del contratto Giorgio Chiellinitra molti altri.

Infine, per quanto riguarda gli accordi con altri club, la Juventus è accusata di “aver negoziato, sottoscritto o comunque stipulato con Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari accordi riservati relativi ad operazioni di mercato relative all’acquisto, cessione o cessione di calciatori senza presentare la relativa modulistica federale con la Serie A o fornire modulistica federale che contenevano accordi in tutto o in parte diversi da quelli effettivamente stipulati“.

Il processo dovrebbe tenersi a giugno e non prevede una sanzione -economica o sportiva, ma entrambe- fino alla prossima stagionecome riportato questo venerdì dai media locali.

La redazione vi terrà aggiornata nel caso vi siano altri aggiornamenti sull’argomento.



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