La mia famiglia vuole che smetta di giocare ma ho la passione di andare avanti

Intervenendo dopo aver ricevuto il Premio Prestigio al gala dei Portugal Football Globes ieri sera, il 40enne ha detto: “Ho ancora la passione per questo. La mia famiglia mi dice che è ora di smetterla, che non ho bisogno di segnare 1.000 gol dato che ne ho già segnati più di 900.

“Ma non è così che la vedo io. Sto ancora producendo cose buone, aiutando il mio club e il mio Paese. Allora perché fermarmi adesso? Sono sicuro che quando avrò finito, me ne andrò soddisfatto perché ho dato tutto. Per ora si tratta di godermi il momento. So che non mi restano molti anni, ma i pochi che restano voglio godermeli al massimo”.

I gol non sono più un’ossessione – Ronaldo

Ronaldo ha sempre avuto una sete inestinguibile di gol, ma insiste che si sia attenuata e ora si diverte semplicemente a poter giocare.

“Ad essere sincero, non la vedo più come un’ossessione”, ha aggiunto. “Se me lo avessero chiesto 20 anni fa, forse avrei detto qualcosa di diverso, che volevo conquistare il mondo. Ma ora vedo le cose in modo diverso. L’età ci insegna a pensare in un altro modo. La mia filosofia è vivere giorno per giorno, perché le cose possono cambiare in un istante. In questo gioco non si possono fare piani a lungo termine.”

Il Portogallo può qualificarsi per la Coppa del Mondo la prossima settimana e dare a Ronaldo un’ultima possibilità di esibirsi sulla scena mondiale.

La squadra di Roberto Martinez giocherà le qualificazioni contro Repubblica d’Irlanda e Ungheria e le vittorie in entrambe daranno loro la possibilità di assicurarsi un posto negli Stati Uniti, Canada e Messico la prossima estate.

“Il nostro obiettivo è vincere le prossime due partite e assicurarci un posto ai Mondiali”, ha detto Ronaldo. “Al torneo penseremo dopo. Per ora dobbiamo concentrarci sul presente e guardare al futuro. Sarebbe un sogno, ma un passo alla volta”.

“Sono 22 anni che faccio parte della Nazionale, già questo la dice lunga sulla passione che ho nel vestire questa maglia, nel vincere trofei, nel giocare per il Portogallo.

“Dico spesso che, se potessi, giocherei a calcio solo per la Nazionale e non per nessun club, perché questo è l’apice di ciò che un calciatore può ottenere”.