La Premier League, una distribuzione milionaria che segna le distanze
2025-12-23 17:57:00 Non si placano le voci a seguito dell’ultima notizia. Senza troppi giri di parole, andiamo subito al punto:
I proventi dei diritti televisivi sono diventati il principale termometro economico del calcio europeo e un fattore decisivo per misurare la reale competitività di ciascun campionato. La distribuzione del denaro nel settore audiovisivo non solo condiziona la capacità dei club di ingaggiare e trattenere talenti, ma anche definisce le differenze strutturali tra i campionati. L’ultima distribuzione dei principali campionati lascia ancora una volta una fotografia chiara: mentre alcune competizioni superano i record di entrate e approfondire il loro modello di crescita, altri affrontano a scenario di stagnazione o addirittura di crisi aperta.
Il Premier, una distribuzione milionaria che segna le distanze
La Premier League ancora una volta si classifica come il grande riferimento economico del calcio europeo dei proventi da diritti televisivi. La leadership è detenuta da Liverpool, che arriva a 181,5 milioni di libbre, seguito da vicino da Arsenal (177,8 milioni) e Manchester City (171,5 milioni).
La cosa più significativa non è solo il numero dei grandi, ma la profondità del cast: i club della zona centrale come Nottingham Forest o Brighton & Hove Albion superano comodamente i 145 milioni, mentre anche le squadre con gli introiti più bassi superare i 100 milioni di sterline.
LaLiga mantiene il duopolio, ma con un gap evidente
Nella Liga i ricavi televisivi continuano a concentrarsi in testa alla classifica. Real Madrid guida il cast con 157,52 milioni di euro, appena davanti al FC Barcelona (156,45 milioni di euro). Ad una certa distanza appare il Atlético de Madrid, che supera i 108 milioni.
Entra in gioco il contrasto zona media e inferioredove piacciono i club storici Il Valencia CF o il Real Betis si muovono tra i 50 e i 65 milionie altri recentemente promossi o con minore impatto televisivo Raggiungono a malapena i 40 milioni.
La Bundesliga punta all’equilibrio… con limiti chiari
La Bundesliga presenta un modello più omogeneo, anche se con un tetto inferiore rispetto ai campionati inglese e spagnolo. L’FC Bayern München guida la distribuzione con 103 milioni di euro, seguono Bayer 04 Leverkusen e Borussia Dortmund, entrambi vicini ai 90 milioni.
Il colombiano Luis Díaz festeggia con il compagno di squadra del Bayern Monaco Harry Kane dopo aver segnato nella partita della Bundesliga contro l’Heidenheim domenica 21 dicembre 2025.
Da lì, la maggior parte dei club si trova in a oscillano tra i 50 e i 70 milioniche garantisce una certa stabilità finanziaria, ma Riduce la capacità competitiva internazionale nei confronti dei colossi della Premier League.
La Serie A resiste, ma lontana dal suo passato economico
In Italia la Serie A mantiene un cast più contenuto. L’Inter guida i ricavi televisivi con 81,9 milioni di euroMentre Napoli, Juve e Milan sono raggruppati attorno a 67 milioni.
Lautaro Martínez e compagni ringraziano i tifosi
La seconda metà della tabella riflette a forte aggiustamento di bilanciocon diversi club sotto i 35 milioniuna cifra che limita il margine per competere sia in Europa che nel calciomercato.
La Francia, di fronte ad un collasso senza precedenti
La situazione in Ligue 1 è radicalmente diversa. Il campionato francese sta attraversando una grave crisi dopo l’ crollo dei loro contratti televisivi. I club Verranno distribuiti solo 80,5 milioni di euro provenienti dai diritti audiovisivi tradizionali, ai quali se ne aggiungerebbero alcuni 152 milioni in più attraverso la propria piattaforma Ligue 1+.
I giocatori del PSG festeggiano la Supercoppa Europea
L’assenza di dati ufficiali per club e fallimento degli accordi con operatori come DAZN tracciano uno scenario di emergenza economica che rischia di provocare cessioni massicce di giocatori e un aumento del divario con il resto dei principali campionati.
Un abisso economico tra le leghe
L’analisi globale conferma una tendenza chiara: la Premier League gioca in un’altra dimensionecon ricavi che raddoppiano, e addirittura triplicano, quelli di altre grandi competizioni. LaLiga mantiene due colossi in cifre simili a quelle inglesi, ma soffre di una forte disuguaglianza interna. Bundesliga e Serie A optano per distribuzioni più equilibrateanche se con un impatto complessivo minore, mentre il Lega 1 affronta una crisi strutturale che lo allontana pericolosamente dal primo livello economico europeo. Il risultato è una mappa finanziaria sempre più sbilanciata, dove la capacità di competere dipende sia dall’erba che dal valore del prodotto televisivo.
Temperature altissime sul pianeta calcio. Ci saranno altri sviluppi? In caso affermativo vi terremo aggiornati come nostro solito!
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