Lukaku supera Dzeko e vuole restare all’Inter: ecco perché

Lukaku supera Dzeko e vuole restare all’Inter: ecco perché

Il gol al Porto può essere la svolta della stagione del belga: difficile ora per Inzaghi tenerlo fuori

“Mi… che petto che ho, come sono in forma…”. Dietro al fuorionda televisivo di mercoledì sera post Champions, c’è tutto il nuovo Romelu Lukaku, che dopo il commento spontaneo si è finalmente lasciato andare. E giù un sorriso, quello che per troppo tempo aveva tenuto dentro, tra un guaio fisico e l’altro, lunghe settimane di fisioterapia e intense giornate di allenamenti personalizzati, alla ricerca della forma perduta. Tutto cancellato, nonostante un colpo di testa che sembrava la fotografia della stagione. Ma dopo quel palo, il mondo di Lukaku si è ribaltato. Dentro quel tap in al volo a pochi metri dalla porta c’erano mesi di sofferenza e delusioni, di notti insonni a chiedersi come potersi riprendere la stagione e come poter rilanciare una carriera che prima dell’anno al Chelsea sembrava segnata verso l’élite del calcio mondiale e che invece all’improvviso ha cambiato strada, imboccando una via pericolosa, tortuosa, piena di curve e ostacoli.

Fiducia

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Ma adesso è inutile voltarsi indietro a rimpiangere quel che non è stato: si guarda avanti, con nuova fiducia e ritrovato ottimismo. Lukaku sapeva che era solo questione di tempo, adesso però è chiaro a tutti: Romelu è tornato, come il suo sorriso. Quello sì il vero termometro della forza mentale del belga.

Doppio obiettivo

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Che adesso è un uomo in missione, per l’Inter e per se stesso. E l’unica arma che ha per portarla a termine, è il gol. Romelu sa bene che aiutare l’Inter a superare più turni possibili in Champions significherebbe pure far arrivare nelle casse del club la liquidità necessaria per agevolare il suo riscatto – o un nuovo prestito, della formula del contratto parliamo qui accanto – in estate. E anche che tornare a dominare come nella prima sua parentesi in nerazzurro convincerebbe definitivamente l’Inter all’investimento per il futuro. Dalla sua parte, c’è già la fiducia totale del presidente Steven Zhang, che ha spinto per riportarlo a Milano e con cui i rapporti sono ottimi. I gol contro Udinese e Porto hanno già alzato di parecchio le possibilità di restare a lungo all’Inter, ma servono altre prove all’altezza, per sgombrare il campo da ogni dubbio. Lukaku, invece, di dubbi non ne ha e non ne ha mai avuti: vuole l’Inter, vuol tornare re di Milano e non ha alcuna intenzione di ritornare al Chelsea o valutare altre possibili strade che possano portare ancora in Premier. L’Inghilterra non è più terra amata: troppe delusioni, troppe promesse non mantenute, troppe offese anche a livello personale da parte della critica. La Premier è un mondo che non gli appartiene più. E il Chelsea questo lo sa bene.

Ribaltone

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Intanto, Romelu scalpita per riconquistarsi un posto fisso nell’attacco di Inzaghi. La panchina contro il Porto non l’ha presa bene, non se l’aspettava. Tutto il percorso fatto nell’ultimo periodo, infatti, sembrava propedeutico a una sua titolarità in Champions. Ora il prossimo step è puntare a una maglia da titolare per la battaglia del ritorno: domenica contro il Bologna potrebbe già riformare la Lu-La con l’amico Lautaro e provare a dare seguito a questo momento positivo. Il ferro va battuto finché è caldo e Romelu finalmente sembra aver ritrovato la forma piena, scacciando via le scorie degli infortuni. Il controsorpasso su Dzeko, nelle gerarchie di Inzaghi, è stato effettuato. Non resta che ritrovare l’intensità e il ritmo partita: riuscire a mantenere il livello della prestazione per tutti e novanta minuti di gioco e non soltanto per uno spezzone, diventa l’obiettivo più immediato per il belga. Che quando è al cento per cento, in Italia ha dimostrato di poter essere immarcabile, devastante. Una vera forza della natura che, al momento giusto, può ribaltare le sorti della partita in un istante. E lui vuole tornare a sentirsi così, per non lasciare dubbi sul suo futuro. Milano è una seconda casa: da qui non vuole più andare via. Una dimora che, con un po’ di fortuna, potrebbe diventare una principesca reggia, con lui come unico re.



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Redazione di JustCalcio.com, 2023-02-24 09:20:06.