Manchester City-Inter | Finale di Champions League: non potranno più ripetere che Guardiola non sa cosa vuol dire vincere una Champions League senza Messi

Manchester City-Inter |  Finale di Champions League: non potranno più ripetere che Guardiola non sa cosa vuol dire vincere una Champions League senza Messi

2023-06-10 22:59:07 Notizia fresca fresca direttamente dalle aride terre spagnole. Marca, sempre interessata al calcio di casa nostra, riporta quanto segue:

I critici di Guardiola stanno finendo gli argomenti. La sua terza Champions League da allenatore -solo Ancelotti (4) ne ha di più- lo riafferma allenatore leggendario. La verità è che, con o senza titoli, come ha detto lui stesso. La sua eredità è immensa. Non solo “si sono divertiti molto”, non solo segnano tanti gol, non solo vincono titoli in Inghilterra. Anche in Europa. Il ‘mantra’ è finito. Trovane un altro.

Addio al fatto che Guardiola non vince la Champions League senza Messi

La “risorsa facile” per gli “odiatori” di Pep è finita. Non potranno più ripetere che Guardiola non sa vincere la Champions League senza Messi, Xavi o Iniesta. L’allenatore più giovane a vincere l’orejona -lo ha fatto con il Barcellona nel 2009 (38 anni) e nel 2011- ha messo fine alla sua particolare ‘passione turca’ a Istanbul. Non solo: è diventato il primo allenatore a realizzare due triplette (Lega, Coppa e Champions League) e il secondo più vincente della storia con 35 titoli. Solo l’eterno ‘Sir Alex Ferguson’ lo supera. “Messi non aveva bisogno di vincere la Coppa del Mondo per essere il migliore della storia e nemmeno Guardiola [la Champions]”Avvertì il suo ex secondo Domnec Torrent. Bene, quello. ‘Odio porta odio’.

Qual è la migliore squadra che Pep ha allenato?

Meglio, etimologicamente, potrebbe essere colui che ha vinto di più. Per ora quella squadra continuerà ad essere il suo primo Bara, quello che vinse il ‘sestetto’ nel 2009. Esteticamente, quel Barcellona di ‘tiki-taka’ – anche se a Guardiola non piace il termine – è entrato direttamente nella storia. Tutti volevano imitarlo. Tuttavia, la tripletta di questo Comune riapre il dibattito. Chi scrive è uno di quelli che pensa che questo non sia nemmeno il City più ‘bello da vedere’ (sia inteso) di Guardiola. Ma torniamo all’inizio. Per titoli, sarebbe il migliore da quando è arrivato all’Etihad.È, ovviamente, il più completo, il più camaleontico, quello con più record… e quello che gareggia meglio. Ecco perché questa volta, 12 anni dopo, Pep ha vinto di nuovo la Champions League.

Rodri, Pallone d’Oro della Spagna

Dicono che la Spagna non ha più giocatori differenziali. ‘Superiore’. Che non mettiamo nessuno tra i tre migliori al mondo nella loro posizione. Bugia… e grasso. Don Rodrigo Hernndez Cascantes è diventato, per molto tempo, il miglior centrocampista del mondo. È sopra Pedri e Gavi, solo che non gioca nella Liga e non lo vediamo tutte le domeniche. “Tutti parlano di Haaland, ma senza di lui non saremmo arrivati ​​qui” Guardiola riconosciuto dopo la sua esibizione imperiale in semifinale contro il Madrid. Senza il suo obiettivo, forse non lo sapremo mai: non avrebbero vinto nemmeno la Champions League. Il ‘re del passaggio’ -dove ora ci saranno i ‘meme’ della Coppa del Mondo- sa anche come passare… a rete. Il suo gol vale oro. È già il più importante nella storia della città. Sopra, addirittura, quella di Agero al QPR.

Kevin de Bruyne, un “angelo” caduto

Il belga ha la faccia da ‘angelo’ e la sfortuna da morire. È uno di quei calciatori che, per carriera e livello, Meriterebbe di vincere una Champions League da protagonista, con un ruolo da stella, ma non c’è verso. La sua cosa con le finali è un “X File” degno di studio. Dalla finale del 2021, quella persa contro il Chelsea (0-1), è uscito con un occhio nero e piangendo dopo uno scontro con Rdiger. Anche Del Atatrk è uscito dalla “porta sul retro”, zoppicando, molto prima di quanto desiderato: al 36′ ha dovuto cedere il posto a Foden per un problema muscolare. Vedere per credere.

Cosa hai fatto, Lukaku!!!

Il belga è tornato all’Inter, in prestito dal Chelsea, da eroe, ma ha chiuso la finale da ‘cattivo’. Avrà incubi quando di notte ognuna delle opportunità che ha perso apparirà a bruciapelo. Ha parato un tiro di Dimarco che era gol e, con tutto il gol per lui, ha schiantato di testa contro Ederson. Incredibile, ma vero. La cosa peggiore è che non è la prima volta che gli capita questo corso. Anche il Belgio ha lasciato la Coppa del Mondo dopo che ‘Jumanji’ ha sprecato diverse occasioni. Gli infortuni gli hanno impedito di essere di nuovo lui, motivo per cui ha iniziato come sostituto. Spero che il futuro sia migliore. Per ora tocca a lui tornare al Chelsea e ‘resettare’.

Perché Guardiola ha sentito Walker?

Per la prima volta da anni, l’undici di Pep sembrava chiaro, ma no… L’allenatore del Man. City ha voluto lasciare il segno, come ha già fatto ‘sedendo’ Rodri nel 2021. Questa volta la ‘vittima’ è stata, a sorpresa, Kyle Walker.La sua sostituzione è stata una questione tecnica, non fisica. L’ex di Bara e Bayern ha capito che l’Inter non offriva molta capacità di minaccia con giocatori che attaccavano da dietro sulla fascia e ha preferito ribaltare la partita a sinistra con Ak. Decisione, a dir poco, discutibile. Walker potrebbe non essere il giocatore più carino da guardare,ma spinge da dietro con la sua leadership. Intangibili che servono anche per vincere una Champions League, anche se alla fine l’hanno portata via. In più, è arrivato in un buon momento: in semifinale di Champions League è riuscito a impedire a Vinicius di dribblarlo una volta.


La redazione vi terrà aggiornata nel caso vi siano altri aggiornamenti sull’argomento.



Vai alla fonte di questo articolo