Marotta: "Lautaro si riferiva a Calhanoglu, per andare via servono presupposti. Chi vuole andare via lo dica apertamente"

Marotta: "Lautaro si riferiva a Calhanoglu, per andare via servono presupposti. Chi vuole andare via lo dica apertamente"

2025-06-30 22:09:00 Avrebbe del clamoroso, e quindi prendiamo con le pinze l’ultima notizia di Calciomercato.com:

Dopo le dichiarazioni del capitano Lautaro Martinez, anche il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta è intervenuto ai microfoni di DAZN e Sport Mediaset dopo la sconfitta per 2-0 dei nerazzurri contro il Fluminense, costate l’eliminazione del club meneghino dal Mondiale per Club.

Il numero uno della società nerazzurra ha commentato le parole del Toro e ha chiarito la situazione di Hakan Calhanoglu, con le continue voci sul possibile trasferimento al Galatasaray e l’addio all’Inter.

Marotta ha parlato proprio del futuro del centrocampista turco e non solo.

“20 PARTITE IN PIÙ”

“Questa è l’ultima partita di una stagione lunga e logorante, abbiamo rappresentato il calcio italiano in tutte le competizioni. Chiedere di più a questi ragazzi dopo 63 giocate, più di 20 di alcune nostre concorrenti, significa fare un’analisi che debba tener conto di questo dispendio psico-fisico. Questa partita è lo specchio di quello che sto dicendo, questa partita a marzo-aprile sarebbe andata diversamente”. 

Concetto ribadito a Mediaset:

“Bilancio finale è di una stagione molto ricca, logorante da un punto di vista psico-fisico. Giocare 63 partite è una cosa straordinaria e abbiamo giocato rispetto a dirette concorrenti in Italia forse 21 in più. Quindi la società ringrazia questi ragazzi per quello che hanno fatto in questa stagione. Arrivare secondi non significa aver fallito l’obiettivo. Noi dobbiamo avere l’asticella alta, siamo l’Inter, abbiamo sempre dato il massimo e lo garantisco, a volte c’è chi è più bravo di noi e questo è lo sport. Questa è una stagione sicuramente positiva”.

“GRAZIE A CHIVU E INZAGHI”

“Ho ringraziato Inzaghi prima e Chivu ora per il lavoro svolto, è stata un’esperienza importante perché abbiamo avuto la possibilità di valutare alcuni interessantissimi giovani che faranno parte del nostro gruppo l’anno prossimo, ora è necessaria una vacanza per presentarci a luglio per affrontare un’altra stagione difficile che concluderà col Mondiale”.

“PARLEREMO CON CALHANOGLU”

“Sfogo Lautaro? Le sue parole le interpreto positivamente, Lautaro da capitano ha sottolineato alcune supposizioni e alcune verità. Una cosa che dico sempre, se un giocatore vuole andare via, è giusto che vada. Non c’è nessuno che ha manifestato concretamente questa intenzione, si riferiva forse a Calhanoglu ma fa parte di dinamiche di fine stagione che abbiamo sempre affrontato con calma.

Con Calhanoglu parleremo e la affronteremo nel migliore dei modi per gli interessi dell’Inter e i suoi. Questo richiamo di Lautaro trova condivisione nella società, deve essere questo lo spirito vincente che ci può portare lontano. Calo di interesse di Calhanoglu? No, bisogna ringraziarlo per quello che ha fatto”.

“OGGI SI APRE IL MERCATO”

“Oggi inizia ufficialmente il mercato, ci devono essere prese di posizioni forte da chi non intende andare avanti. Nessuno ha manifestato l’intenzione di andare via, il gruppo è coeso e ha dei valori. Le batterie si sono scaricate, la 63° partita giocata vuol dire richiedere un dispendio di energie mentali che non sempre si riesce ad avere”

E ancora:

“L’Inter è una grande società, ha una grande storia e vogliamo difenderlo e tutelarlo questo patrimonio. Vogliamo essere protagonisti in tutte le competizioni. Ti puoi rinforzare ma anche i competitor si rinforzano. C’è un mercato frizzante da parte delle concorrenti. Noi abbiamo fatto operazioni interessanti e qualcuno è stato già inserito. Adesso affronteremo la nuova stagione come è giusto affrontarla”. 

“CALHANOGLU? PER ANDARE VIA SERVONO I PRESUPPOSTI”

“Ribadisco che arrivare secondi non è un fallimento e arrivare secondi è un traguardo, tante concorrenti non lo hanno fatto. Il suo commento è emozionante e significativo del ruolo di capitano è un richiamo alla squadra a dare sempre il massimo e perseguire il senso di appartenenza. Cose che abbiamo sempre detto: quando un giocatore vorrà andare via e ce lo chiede le porte sono aperte. Questo discorso può essere riferito a Calhanoglu, lo dico io. Ma non serve tirare la croce su Calhanoglu, parleremo con lui. Per adesso non ci sono i presupposti per separare le nostre strade, se ci saranno lo faremo senza problemi. Lui si riferiva a compagni che possono sempre dare il massimo perché lo sport è così, è uno sport di gruppo”. 



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