L’Emilia Romagna non sta vivendo un buon momento con l’emergenza alluvione che condiziona la vita di tante persone. Una luce di speranza e di gioia in un momento buoi potrebbe però essere rappresentato da un romagnolo doc, che in questi giorni non è in Italia e che, invece, è impegnato in Ungheria nella rosa dell’Italia Under 17 che si sta giocando l’Europeo di Categoria. Si tratta di Tommaso Ravaglioli, centravanti classe 2006 di proprietà del Bologna ma nato e cresciuto a Forlimpopoli.
BOMBER DA SCUDETTI – Nato e cresciuto nelle squadre giovanili della sua città, passa presto prima al Forlì e poi al Cesena. Il fallimento del club bianconero nel 2017-18 consente al Bologna di soffiarlo alla concorrenza e subito, a partire dall’Under 13, la sua innata capacità di trasformare in gol anche palloni impossibili. E i suoi gol trascinano spesso negli anni la società rossoblù alla vittoria di titoli nazionali insperati, come il successo proprio con gli Under 13 contro Atalanta, Lazio e Fiorentina oppure l’anno scorso quando, da sottoetà con gli Under 17 (lui faceva parte della rosa Under 16) viene convocato per le Finali dove si ritrova ad afforntare e battere Juve, Milan e Inter in finale con due gol in tre gare all’attivo.
LAUTARO O ICARDI DELLA RIVIERA – Il gol nel sangue, dicevamo e se in Nazionale Under 17 ha all’attivo 7 gol in 11 presenze, quest’anno col Bologna ha centrato fra Under 17, Viareggio e Primavera ben 26 gol e 7 assist in 30 presenze complessive. Cifre mostruose per un centravanti dalla fisicità atipica, non da vero 9 classico, né da seconda punta mobile. C’è chi in passato lo ha paragonato a Higuain, ma per la velenosità dei suoi movimenti a noi ricorda più quel Mauro Icardi ammirato nei primi anni fra Sampdoria e Inter o il Lautaro Martinez che vediamo oggi in nerazzurro.
L’INTER NEL CUORE – E non è un caso che l’Inter torni spesso nel raccontro di Tommaso. Gli intrecci in campo, gli scudetti vinti da rivale, ma anche un sogno che Ravaglioli custodisce non tanto segretamente e che, al contrario non ha paura di mostrare. Il suo cuore è infatti apertamente interista e chissà che proprio Icardi prima o Lautaro Martinez oggi non possano rappresentare per lui un punto di riferimento per un sogno futuro, vestire prima o poi la maglia interista.
