Opinione: Dalle leve agli striscioni

Nessuno può negare il Bara il dominio della storia, di cui il Madrid sembra essersi rassegnato con fragoroso silenzio. Fino al Mondiali del Qatar Ci sta raggiungendo attraverso i media, fondamentalmente nel codice, una pioggia sottile che ha innegabilmente permeato. E da quelle polveri questi fanghi. A questo punto non si può che invidiare il lavoro dei pubblicisti del club del Barça, che l

imitano il mentar la bicha (a Madrid) per giustificare posti di lavoro e buste paga. L’ultima occorrenza è filiale a

come “culer”, con la speranza che, come con lo striscione con cui

si sono guadagnati il ​​ritorno in poltrona che, Madrid si sente offeso. Un’altra cortina fumogena dagli impareggiabili venditori di coltivatori di capelli Barca, creatori di a

in cui le tele danno punti, le amichevoli dentro

titoli e foto sull’erba dopo una vittoria in

indiscutibilmente ribaltare l’equilibrio di

.

siamo arrivati ​​a

che tentano di molestare il Madrid in assenza di messaggi con più sostanza, come annunciare la data e l’ora della prossima partita in

dell’imitazione del calcio

. Dal profondo del

Il penultimo siluro emerge prepotente contro la linea di galleggiamento di Madrid, che il durissimo colpo deve far rabbrividire a questo punto. Non importa che il ragioniere quadruplo mortale di appena sei mesi fa non abbia permesso alla squadra di uscire dal

dell’inferno europeo o quella della cassaforte ancora piena di polvere e ragnatele. Si tratta di confrontarsi sempre con Madrid, con l’illusione che la propaganda equipara due realtà separate oggi da distanze siderali.

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