Possibile sciopero dei calciatori: si potrebbe ridurre il calendario in cambio di una riduzione degli stipendi?

Davide Aganzopresidente della Associazione dei calciatori spagnoli (AFE)intervenne MARCA Radio e nel Catena SER riguardo al possibilità di sciopero dei calciatori commentata da Rodrigo Hernández (Mancheter City) in una conferenza stampa.

Rodri ha avvertito di un possibile sciopero dei calciatori a causa dell’aumento del calendario: “Sì, penso che siamo vicini a quello. Chiedi a qualsiasi giocatore e ti diranno la stessa cosa. Se continua così non avremo altra scelta . E’ una cosa che ci preoccupa”.

Gli affari vanno molto bene ma la salute dei calciatori viene prima di tutto

David Aganzo su Radio MARCA

“Non tolgo una virgola a quello che ha detto Rodri… Gli affari vanno molto bene, ma la salute dei calciatori viene prima di tutto”, ha dichiarato David Aganzo a Raúl Varela a Radio MARCA.

“Carvajal già avvisato” E “Superare le 70 partite è scandaloso”ha sottolineato.

“Dirai a un compagno di squadra di non giocare la finale di Champions League perché ha superato il numero di partite?”, si è chiesto.

Il campanello d’allarme di Rodri non c’è più. È qui che è arrivata la situazione

David Aganzo su Radio MARCA

“Non esiste una data per risolvere questo problema… ma il campanello d’allarme di Rodri è la fine. La situazione è arrivata a questo punto”, ha riferito Aganzo a ‘La Tribu’ di Radio MARCA.

Aganzo: “Ricorrere allo sciopero? Che Fifa e Uefa smettano di trattare i giocatori come se fossero qualcosa”

Interrogato sulle parole di Rodri, ha risposto il presidente dell’AFE Manù Carreno nel programma “Lo Stringer” che “con il commento di Rodri è scattato l’allarme” e che “chi soffre, chi c’è, chi viaggia e chi gioca sono i calciatori”.

“Ricorrere a uno sciopero? Che la FIFA e la UEFA smettano di scattare foto e di trattare i giocatori come se fossero qualcosa”, ha detto.

Aganzo ha chiesto alla FIFA e alla UEFA di “smettere di trattare i giocatori come qualsiasi altra cosa e di rispettare la salute dei compagni di squadra”.

Ci sarebbe la possibilità di ridurre il calendario in cambio della riduzione degli stipendi dei giocatori?

Riguardo alla possibilità di ridurre il calendario in cambio di una riduzione degli stipendi, la posizione di David Aganzo è che “ci sono meno partite e vi pago meno… Alla fine quello che dobbiamo fare è cercare buone competizioni. Insieme dobbiamo cercare competizioni importanti, che il calciatore possa giocare e che la gente le veda in condizioni ottimali.

Lo ha sottolineato Aganzo “Dobbiamo competere contro tutto: FIFA e UEFA vanno con il loro giocattolo e poi arrivano i problemi” e che “gli affari vanno molto bene, tutti guardiamo sempre ai soldi, ma il pericolo è quello di sempre… I calciatori sono al limite e sono loro che si lamentano. Dobbiamo trovare una soluzione”.