Al tecnico del Manchester City Pep Guardiola è stato detto che dovrebbe cercare nuovi pascoli prima che sia troppo tardi.
Guardiola, 54 anni, ha vinto innumerevoli riconoscimenti durante la sua permanenza in Inghilterra, tra cui sei titoli di Premier League, due FA Cup e la UEFA Champions League.
Ma è un ex collega e amico che ha suggerito con coraggio che l’ex allenatore del Barcellona dovrebbe cercare di allontanarsi dall’Etihad Stadium.
Pep Guardiola ha detto che dovrebbe lasciare il Manchester City
L’attuale contratto di Guardiola in Inghilterra non scade fino al 2027 e, a quel punto, non è noto se lo spagnolo vorrà cercare una nuova opportunità o allontanarsi dal management come ha fatto Jurgen Klopp più recentemente.
Il caro amico Carles Planchart, che ha lasciato il Manchester City la scorsa stagione, crede che Guardiola dovrebbe voltare pagina e cercare nuovi pascoli, presentando allo stesso tempo un’ulteriore audace affermazione.
“È una decisione personale che dovrà prendere”, ha detto Planchart quando gli è stato chiesto se questa potrebbe essere l’ultima stagione di Pep al City.
“Credo che un progetto debba durare cinque o sei anni, non di più. Ma non per lui, per tutti. Dopo bisogna rigenerarsi. Da amico gli direi di cercarsi un nuovo progetto perché ha ancora tanta strada da fare”.
Guardiola è rimasto timido su ciò che accadrà dopo con il suo contratto in scadenza a Manchester, soprattutto considerando che alcuni si aspettavano che l’allenatore di lunga data del Manchester City se ne andasse l’anno scorso.
“Ho altri due anni, forse ne prolungherò altri due”, ha detto Guardiola quando gli è stato chiesto cosa verrà dopo di recente. “Quindi la domanda è quando mi fermerò quest’anno o tra due anni, o tra quattro anni, mi prenderò una pausa. Ma ora mi sento bene, direi.
“La squadra del Manchester City mi sta trasmettendo buone sensazioni, a partire dal [Club] Mondiali negli Stati Uniti. Lì abbiamo creato qualcosa, ho visto qualcosa che mi è piaciuto, che ci era mancato la scorsa stagione.
“Gli allenamenti, il linguaggio del corpo, i dettagli, arrivare puntuali, i passi indietro, come difendiamo le rimesse laterali, cose stupide che ti fanno capire che la squadra è lì! E questo ci aiuterà a essere, credo, più costanti rispetto alla scorsa stagione”.
