Romamania: impotenti davanti a casi clinici e problemi. Mou a vita? In tanti si sono stancati di lui’ | Primapagina

Romamania: impotenti davanti a casi clinici e problemi. Mou a vita? In tanti si sono stancati di lui’ | Primapagina

2023-12-19 17:30:00 Tiene banco in queste ore quanto riporta CM.com:

Ho letto, osservato, guardato, ascoltato. Dopo l’uscita di Mou che vorrebbe restare e chiede ai Friedkin di fargli sapere entro un paio di mesi, ho cercato di leggere in controluce il risultato di Bologna con le prospettive della squadra e dell’allenatore. Quella sconfitta, non ho grandi dubbi, per come è maturata e per il senso di impotenza – nel gioco soprattutto – rappresenta un crudo spartiacque nell’avventura romanista di Mourinho.

Il popolo del sold out e cioè quelli che vanno all’Olimpico e lo vorrebbero tutta la vita a prescindere, non vacilla più di tanto. C’è invece chi non ne può più e lo dice chiaramente nei capannelli pallonari fuori dal bar o sui social, riflettendo il proprio pensiero su gioco e risultati della squadra. In effetti, la Roma dà una forte sensazione di impotenza. Sembra una vite spanata che gira, gira, gira e non arriva mai. E’ vero che senza Lukaku e Dybala è altra Roma, ma non al punto di fare quelle figuracce, andiamo. Sul piano del gioco, nella gestione di Mou, ha convinto poco, lo sappiamo. Però quel suo calcio impostato sulla difesa di ferro ha prodotto un trofeo e una finale europea.

Allora qual è il punto? Di sicuro perdere Ibanez – non mi stancherò mai di rinfacciarlo a chi addirittura ha festeggiato la sua partenza…. – e in pratica Smalling ha consegnato a Mourinho una difesa un po’ d’argilla. Bene Mancini, benino Llorente, un problema N’Dicka, il muretto basso della retroguardia sovente scavalcato dal nemico, come accaduto a Bologna.

Poi ci sono i ‘casi’ che paiono difficili da risolvere. Uno di questi è Pellegrini: stipendio da top player, partite presentabili nelle ultime due stagioni, pochissime. Lui gode di una sorta di ‘immunità romanista’ per una parte della tifoseria. E cioè essendo RR (romano e romanista, appunto) si becca una carezza del Ponentino che ad altri non è e non sarebbe concessa. Alibi? Gli infortuni, vero, ma sul fatto che sia un giocatore sopravvalutato rispetto al reale valore (che si calcola sempre sul rendimento) a mio parere non ci piove, dopo tanti anni di Serie A. Il Gallo Belotti è un altro caso. Era partito forte, poi hanno preso Lukaku e lui si è spento pian piano. Che non fosse più quello degli anni migliori di Torino però lo si era capito. E di sicuro il gioco di una squadra che produce pochissime palle gol non lo aiuta. Anche vero però, che a Bologna ha avuto due occasioni e non le ha sfruttate. In Serie A questo è un peccato mortale. Spinazzola? Non sarei così tranciante con lui. A Bologna ha pagato ma resta uno da recuperare, senza dubbio.

Ci sono poi i nuovi. Aouar sembra davvero uno caduto a Trigoria dal cielo. Basta guardarlo in faccia per capire che non si è integrato nel gioco di Mou. Renato Sanches? Quella sostituzione umiliante Josè poteva anche risparmiarsela, perchè così il giocatore rischi di perderlo definitivamente. E a nulla valgono le scuse del dopo gara, dopo quell’episodio.

E allora? Allora siamo arrivati a un momento decisivo. Mou ha chiesto di sapere se resterà entro febbraio. La Roma nel frattempo affronterà Napoli, Juve, Milan e Atalanta, con un derby di Coppa Italia più che probabile. E a febbraio ci sarà quel Feyenoord che fin qui ha portato benissimo. Un ciclo decisivo per la Roma e il futuro del suo allenatore, che molti vorrebbero a vita. Come la vedo io? Vediamo che succede in queste 5/6 partite e poi ne riparliamo.





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