Serie A: Gravina, presidente della Federazione Italiana, indagato per riciclaggio

Serie A: Gravina, presidente della Federazione Italiana, indagato per riciclaggio

2024-03-07 13:52:07 Giorni caldissimi per il calcio italiano!

Il presidente della Federcalcio italiana (FIGC), l’italiano Gabriele Gravina, è stato iscritto nel registro della Procura di Roma come indiziato di delitto reati di riciclaggio e appropriazione indebita, a partire dal 2018nella concessione dei diritti televisivi alla Lega Pro (terza divisione, categoria di cui era presidente), in una vendita di libri antichi e nell’acquisto di un appartamento a Milano (nord).

L’inchiesta, secondo i media locali, controlla la possibile aggiudicazione fraudolenta da parte di Gravina, anche vicepresidente della UEFA, della gara del 2018 per il canale televisivo della Lega Pro (Serie C) all’Isg Ginko, una vendita di una collezione ( valutato quasi un milione di euro) di libri del XVI secolo, di cui è un esperto, che non furono mai chiusi – e che generarono quasi 300mila euro solo con la ricevuta di una caparra – e con quei soldi l’acquisto di un appartamento a Milano per la figlia di uno dei suoi soci.

Gravina, venuto mercoledì pomeriggio a testimoniare volontariamente davanti alla Procura di Roma per chiarire le indiscrezioni che la stampa italiana cominciava a diffondere, è stato ufficialmente iscritto dalle autorità nel registro degli indagati poco prima dello svolgimento dell’interrogatorio. un’ora, secondo le fonti sopra citate.

Sono tre le operazioni su cui le autorità stanno indagando per chiarire se siano legate a un unico flusso di denaro che avrebbe dato luogo a riciclaggio e appropriazione indebita di fondi.

L’acquisto dell’appartamento a Milano è la priorità delle indagini a causa di una possibile giurisdizione territoriale che potrebbe trasferire il fascicolo alla Procura di Milano.

L’indagine è iniziata su richiesta della Direzione nazionale antimafia di Perugia e si inquadra in quello che in Italia è conosciuto come il caso ‘Dossiraggio’, iniziato solo pochi giorni fa, quando si è saputo che un agente di polizia aveva ottenuto informazioni sensibili dati di decine di politici e personaggi famosi del paese.

L’italiano Pasquale Striano, agente della Guardia di Finanza attualmente in servizio presso la Procura nazionale antimafia, ha effettuato per mesi almeno 800 accessi irregolari alla banca dati dell’ente italiano.

Tra le loro perquisizioni figurano numerosi esponenti dell’attuale Governo, come il ministro della Difesa, Guido Crosetto – dalla cui denuncia sono partite le indagini -, così come l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi o l’ultima fidanzata di Silvio Berlusconi, Marta Fascina.

Al momento non sono previsti nuovi interrogatori né sono previsti incontri tra le autorità di Perugia e Roma per accelerare i processi del caso.


Un caro saluto dalla redazione di JustCalcio.com, sempre a caccia di notizie per tenervi sempre aggiornati sui fatti principali del calcio di casa nostra e non solo.



Vai alla fonte di questo articolo